EUGENIO CARA BIGIOTTI

( Carabigiotti o Cara Briggiotti

(XVI)

 

 

 

TEOLOGO e ORATORE

 

   

Eugenio Cara Bigiotti di S. Germano , canonico regolare lateranense.  Fu  profondamente versato nelle teologiche discipline ; si diede all'eloquenza del pulpito , e dimostrò quanto fosse valente in quest'arte difficile. Dalla sua penna si hanno parecchie opere , cioè : una raccolta di orazioni , fra le quali è da distinguersi quella fatta in occasione della morte di Lucrezia Bobba Bertodana , insignita del titolo di contessa . Quest'orazione fu stampata separatamente in Asti nell'anno 1612.Lasciò anche un orazione in lode dei SS Martiri della legione Tebea , recitata in Torino alla presenza del Serenissimo Carlo Emanuele. Si ha pure un suo discorso sacro intitolato : "Del preziosissimo sangue del Signor Nostro Gesù Cristo che in Mantova si conserva". Un orazione in lode di Dorotea Bertodana , scrisse altre orazioni , che furono stampate in diversi luoghi , tra cui Graziana della santa Sindone di Torino; ed ivi stampata , al dire del Corbellini.

Probabile discendente da quel Cara Pietro, e da considerarsi tra i più importanti canonici lateranensi Piemontesi ,  ma quello che più importa , dotato di una attività singolare e d’uno zelo sorprendente . A Pistoia egli fondò il monastero delle Pentite . Passò quindi a reggere l’Abbazia di S.Andrea dal 1597 al 1599 , poi fu abate in S.Maria N. d’Asti nel 1599-1600 , e di nuovo Abate in S.Andrea dal 1605 al 1606.

Di lui si ricorda durante il suo primo incarico nel 1597 , di una controversia con il Vicario generale di Vercelli il quale in data 15 giugno 1597 , ordinava che l’abbate di S.Andrea non portasse né mitra né bastone nella processione del Corpus Domini , a cui i lateranensi erano obbligati ad intervenire . L’abbate Cara Brigiotti invece protestava di aver diritto , che le sue insegne fossero portate da inservienti , anche davanti al SS Sacramento , secondo il parere del canonista Pietro della Scala. Ma anche questo venivagli negato. Di qui un dibattersi di opinioni e di sentenze contrarie , dalla Curia di Vercelli al tribunale dell’arciprete di Novara , delegato giudice apostolico .

Di lui si ha un ultima notizia , riguardante dei discorsi pronunciati nel 1612.

Eugenio Cara , morì in Vercelli all'età di anni 60.

ALCUNE CORRISPONDENZE  A  LUI  INDIRIZZATE

Guasco, Annibale Lettera da Alessandria a Eugenio [Carabigiotti] di San Germano - 1603

Guasco dice di essere stato preceduto dalla lettera "del dodici del presente" del canonico lateranense Don Eugenio [Carabigiotti] di San Germano. Le cortesie contenute in essa, infatti, hanno preceduto i saluti mandatigli tramite Don Andrea dal Guasco, che si sentiva in debito di scrivergli da tempo per tenere fede alla promessa. Loda il canonico e lo ringrazia della stampa "col caso nuovamente avvenuto in cotesto venerando e devoto Monte" e si congratula con lui per la celebrazione dei miracoli della "santissima protettrice e Signora di cotesta casa". Il Carabigiotti fu un canonico regolare lateranense, teologo, oratore e predicatore, che scrisse molte orazioni. Morì a Vercelli a 60 anni.