Charles Burney - 1770 viaggio in Italia

 

(Shrewsbury, 7 aprile 1726 – Chelsea, 12 aprile 1814) è stato un compositore, organista, storico della musica inglese,

 

Charles Burney voleva che la sua "General History of Music" fosse qualcosa di più e di diverso dai sommari o dalle compilazioni erudite già esistenti. Perciò si mise in viaggio, nella primavera del 1770, verso l'Italia per raccogliere sul posto quelle notizie di prima mano che le biblioteche londinesi non potevano procurargli. Da questo viaggio avventuroso nacque un diario il cui interesse, a circa due secoli dalla pubblicazione a Londra, è rimasto intatto. Burney vi annotò scrupolosamente, con vivacità e acume psicologico, tutte le sue vicissitudini, dal giugno al dicembre del 1770. dal punto di vista delle notizie musicali che si proponeva di raccogliere; tuttavia non vi è luogo ove sia passato da cui egli non abbia saputo trarre un'osservazione, una notizia, un commento, con l'occhio sempre vigile, attento, pronto a cogliere tutto ciò che la vita musicale e civile in genere poteva offrire che fosse degno di essere riportato nel suo diario di viaggiatore dell'età dei Lumi. Ne risulta un quadro quanto mai vivo e variopinto degli usi e costumi dell'Italia del tempo, sia nelle sue più umili manifestazioni, sia nella vita raffinata ed elegante dei circoli aristocratici.

Dal suo diario di viaggio  - In arrivo da Torino in data domenica/ lunedì 15/16 luglio

"Dormimmo a Civasco ( Chivasso ) un villaggio che dista dieci miglia da Torino. La cucina qui è à l'italienne ; bastoni di pane , cioè pasta arrotolata in forma di bastoncini cotti in forno fino a diventare croccanti (grissini) , burro abbastanza buono ed eccellente formaggio , di solito parmigiano , che si serve grattugiato per condire il riso o altre zuppe. Un eccellente zuppa , chiamata Menestra , si prepara in cinque minuti con parmigiano grattugiato bollito nel latte.

Il giorno dopo la campagna che attraversammo si faceva sempre più fertile , ma essendo assolutamente piatta non era molto attraente , pranzammo a San Germano e da qui il territorio si andò facendo sempre più vario e selvaggio......"