La devozione dei Sangermanesi alla Madonna di Caravaggio

La costruzione dell'attuale tempio mariano, fortemente voluto dall'arcivescovo Carlo Borromeo, iniziò nel 1575, su progetto dell'architetto Pellegrino Tibaldi (detto il Pellegrini), sul luogo dell'apparizione; alternando fasi di lavoro a lunghi intervalli, l'opera di costruzione si protrasse fino ai primi decenni del XVIII secolo, con numerose modifiche, seppur di poco conto, rispetto al progetto originario del Pellegrini.

Già nel 1432 il vicario foraneo del vescovo di Cremona, Bonincontro De' Secchi, aveva posto sul luogo dell'apparizione - il campo del Mezzolengo - la prima pietra per l'edificazione di una cappelletta votiva, successivamente soppiantata dall'attuale monumentale tempio mariano, che sorge al centro di una vasta spianata circondata sui quattro lati da portici simmetrici che corrono, con 200 arcate, per quasi 800 metri.

Nel piazzale antistante il viale di collegamento con il centro cittadino si trova un obelisco, recante iscrizioni che ricordano i miracoli attribuiti dalla tradizione cattolica alla Madonna di Caravaggio. Poco dopo l'obelisco si trova una grande fontana, la cui acqua passa sotto il santuario, raccogliendo quella del Sacro Fonte e confluendo nel piazzale posteriore, dove viene raccolta in una piscina per l'immersione degli infermi.

Dal libretto " DELLE GRANDEZZE DELLA MADONNA SANTISSIMA DI CARAVAGGIO"del 1669 ove sono registrati innumerevoli ex voto , veniamo a conoscere che la popolazione sangermanese aveva una particolare attenzione per questo santuario , a cui si rivolgeva per ottenere delle grazie dalla SS. Madonna. Ne riportiamo alcune

"Guilelmo d'anni quattro figlio di Gio: Manogini di S. Germano Vercellese di tre, mesi rotto;"

"Antonio da S. Germano d'anni 40.che per una sciatica di due anni nella parte sinistra reso inhabile al caminar senza bastone, con l'aiuto di questo stanco, & afflitto condottosi à Carauaghio trouò nell'acqua della Madonna quella salute, che indarno liaueua altroue ricercata"