IMMAGINI DI ALCUNE INAUGURAZIONI DI VOLO DI SUOI PROGETTI

 

Sulla strada per Vercelli a mezzo chilometro fuori dal paese in prossimità dell'attuale distributore di benzina esiste un cippo marmoreo raffigurante una colonna spezzata , in ricordo di Celestino Usuelli , morto in quel luogo il 06/04/1926 in seguito ad un incidente stradale. 

 

Breve biografia

Celestino Usuelli nasce a Milano l'8 aprile 1877; di temperamento sportivo ed avventuroso, ha il primo contatto con il mondo del volo nel dicembre del 1905, quando consegue il brevetto di pilota di sferico: nei tre anni successivi effettua una lunga serie di ascensioni, partecipando anche a competizioni internazionali. Fra le ascensioni maggiormente degne di memoria ricordiamo la traversata delle Alpi l'11 novembre del 1906; quella del 5 luglio 1907, allorché raggiunge la quota di 5.700 m; ha partecipato alle edizioni del 1908, 1909 e 1910 della Coppa Gordon Bennet.

l 10 agosto 1910 consegue il brevetto di pilota di dirigibile, avendo nel frattempo dedicato molte energie allo studio della costruzione e della propulsione del 'più leggero'. Fra le sue realizzazioni, ricordiamo l'U. 3 nel 1914, un piccolo dirigibile ad involucro floscio, impiegato anche per far conseguire il brevetto ad ufficiali delle forze armate e l'U. 4 , dirigibile a struttura semirigida destinato alla lotta antisommergibile. Dopo la fine del conflitto si è occupato di dirigibili commerciali a grande cubatura per voli transatlantici, ma la sua carriera è stata troncata dalla morte prematura occorsa in seguito ad incidente automobilistico il 6 aprile 1926 nei pressi di San Germano Vercellese.

 

 Celestino Usuelli passò anni prima sopra il cielo di San Germano nel suo raid Torino-Milano del 14 novembre 1911, compiuto in poco meno di cinque ore di navigazione aerea nonostante un forte vento contrario.
Ecco il testo dell’articolo tratto da “La Stampa Sportiva” di Torino del 19 novembre 1911:
“Martedì mattina, 14 corrente, alle ore 11 e mezza è partito da Torino per Milano, innalzandosi dalla Piazza d’Armi Nuova. Nella navicella, oltre al sig. Usuelli, si trovavano i i signori Fiori e Martinolo. Le manovre della partenza si svolsero in modo perfetto e nonostante un forte vento contrario, l’aeronave iniziò felicemente il suo viaggio, il quale sarà forse fatto un po’ più lento dalle contrarie condizioni atmosferiche. Il dirigibile è seguito fino a Milano da una automobile dello stesso sig. Usuelli e da due altre automobili del cav. Ceirano.
Al momento di andare in macchina l’Usuelli ci telegrafa da Milano: 14 – ore 18,40: “Il dirigibile, azionato da motore SPA, è giunto benissimo a Milano. E’ disceso al Gazometro. Il viaggio si è effettuato in ore 4 e 50’ nonostante il vento sempre contrario. Funzionamento ottimo; altezza raggiunta 1650 metri – Usuelli”.

 

Arrivo a Milano di Celestino Usuelli                (Cartolina autografa del suo aiutante Erminio Flori )

Cronaca dell'incidente

 

Nel pomeriggio del 6 aprile 1926 Celestino Usuelli tornava  a Milano in auto ; veniva da Torino ov'era stato a celebrare la Pasqua in casa di una sua cugina . Lo accompagnava l'autista .Oltrepassato di un centinaio di metri il centro abitato di San Germano Vercellese  , (procedeva a forte andatura) si trovò fra due grossi autocarri . Dapprima Usuelli accelerò sperando di riuscire a passare in mezzo , ma subito dopo si avvide che la manovra non sarebbe riuscita . Allora frenò di colpo , e fu questo a perderlo. Al brusco arresto infatti la macchina sbandava , si rovesciava sopra un mucchio di ghiaia e cozzava contro un paracarro che fu divelto. Usuelli veniva sbalzato dal posto di guida , piombando in fondo alla scarpata della strada . Non ebbe il tempo di rialzarsi perchè , in un baleno , la vettura gli fu addosso e lo travolse uccidendolo sul colpo. L'autista invece , rimasto disperatamente avvinto allo schienale dell'auto , rimaneva pressochè illeso.

 

La Signora Giulia Strada , moglie di Celestino Usuelli nel 1926 a ricordo del marito fece erigere il cippo marmoreo in ricordo dell'incidente , e fece dono alla Chiesa Parrocchiale di San Germano , della campanella  posta  sull'archetto sovrastante la sagrestia.