Enrico III di Valois a San Germano

 Siamo nella seconda metà del Cinquecento , Enrico III di Valois L'11 maggio (giorno delle Pentecoste) 1573, viene eletto re di Polonia. Regna sulla Polonia dal 24 gennaio al 18 giugno 1574. Il 30 maggio 1574, morto il fratello Carlo IX, lascia di nascosto la Polonia per il trono di Francia. Per poi venire consacrato a Reims il 13 febbraio 1575 con il nome di Enrico III e il 15 febbraio sposa Luisa di Lorena. Nel viaggio di rientro dalla Polonia da Vienna fino alla frontiera con la Francia , nell'approssimarsi della tappa a Torino dove riceverà ossequio dal Duca Emanuele Filiberto e dei suoi figli , passa da San Germano ove pernotta la sera del 13/14 Agosto 1574 diretto il giorno successivo a Chivasso.

Nel suo pernottamento a San Germano , viene ospitato nella casa di Bernardino Cavalli tratta dalla lettera che invia il Duca Emanuele Filiberto a Tommaso Langosco di Stroppiana (incaricato dal Duca ad organizzare il tragitto del Re nel territorio dei Savoia).

"Abbiamo ricevute le vostre del primo, 6 e 7 del presente e c'è stato caro che abbiate dato ordine per il ponte della Dora Bantia, per il quale mancando barche se ne potrà far condur da Villafranca, Carignano e Torino; ricordandovi che nei luoghi ove l'acqua sarà bassa, in luogo di barche potranno soddisfare dei carri mettendoli di traverso; di maniera che due carri faranno la medesima fazione che una barca ; badando a far caricare bene essi carri di pietre, acciocché venendo a crescere l'acqua non gli portasse via. E vi potrà venire Alessandro Resto per ordinar meglio esso ponte, per il quale ci maravigliamo come si faccia conto né di dugento né di trecento scudi, atteso che si potranno impermutare gl'assi e i chiodi, pagando qualche cosa di fitto, poiché comprandogli, il tutto se ne anderebbe perduto. E perché vi è molta gente da piedi al seguito di codesta corte, bisogna far fare dei ponti con carri mettendoli per lungo, a modo di pianca [palancola] tanto sulla Stura quanto su l'Orco, l'Orchetto e altre riviere ove non sono ponti; il che sarà di pochissimo costo, e cosi si è fatto in queste parti . Quanto alle stanze di Vercelli crediamo che si troveranno meglio parate dopo che vi saranno giunte le tapezzerie di Masserano e di Circa il quale si può vedere quel che é detto in E circa l'alloggiamento di Moncrivello non bisogna più parlarne, perciocché ci siamo risoluti, poiché S. lI. non fa che una tirata al giorno, di farla alloggiare il venerdì sera in S. Germano e luoghi circonvicini, ove darete ordine di far condur la tappezzeria e gli altri mobili che sono in Moncrivello. E perché forse non vi sarà casa spaziosa per S. M., se ne potrà scegliere di quelle che sono congiunte, e fare degli usci per passare dall'una all'altra accomodandole il meglio che sarà possibile. L'indomani, che sarà di sabbato, si anderà da S. Germano, d'una tirata, a Chivasso. Con che però a Rivarotta vi sia una bella frascata con delle tavole guernite di salami, frutte e confetture, e principalmente di buoni vini freschi con ghiaccio, acciochè S. M. vi si possa rinfrescare, e i signori e gentiluomini di Sua Corte. "

Al comando della scorta del Re Francese , troviamo Ascanio Donna , sangermanese e già castellano del paese nel 1556.

L'evento raccontato dalle cronache dell'epoca