Arriva la Ferrovia (1853 - 1855)

Su decisione di S. M. il Re Vittorio Emanuele II , viene costruita nel 1853 la "Ferrovia dell'Alta Italia" , la linea che collegava Torino a Novara , prevedeva le stazioni di : Torino-Chivasso-Saluggia-Livorno Piemonte-Santhià-San Germano- Vercelli-Novara

Il progetto e la costruzione
  La strada ferrata da Torino a Novara per Vercelli , concessa per legge 11 luglio 1852, è una delle principali dello Stato cos, per le ubertose pianure che attraversa, come per le comunicazioni che apre colla Lombardia ; essa venne aperta da una privata Società con un capitale di lire 16,000,000 diviso in 32,000 azioni di lire 500 ciascuna. Questa grande impresa ha incontrato nel bel principio la simpatia della banca e del commercio, e fu la prima nella quale lo spirito d'associazione si mostrasse desto ed attivo. Il Governo insieme colle divisioni , provincie e comuni più specialmente interessati nell'esecuzione di quest'opera , temendo che il concorso dei privati fosse scarso, aveva assunto il carico della metà , delle 30 mila azioni, costituenti il capitale sociale; 8 mila erano assegnate all'imprenditore inglese sig. Brassey in pagamento de' suoi lavori, le altre 8 mila venivano poste a disposizione dei sottoscrittori. Ma l'effetto superò l'aspettazione. Le azioni state sottoscritte dai privati ascesero a 19,280 , quelle sottoscritte da corpi morali a 2718, cosicchè non rimasero al Governo che sole 1002 azioni.Dapprima stante la riserva fattasi nella legge anzidetta di determinare il sito più adatto pel collocamento dello scalo di Torino, e stante le molte difficoltà insorte a questo proposito, il primo appalto al sig. Brassey fu limitato ai lavori pel tratto della lunghezza di metri 89,015, compreso fra il ponte dello Stura (il ponte compreso) e Novara; ed il prezzo fu ridono a lire 13,433,478. Questi lavori, che tosto si cominciarono, vennero affidati a 6 imprenditori, cioè; dallo Stura a Chivasso al stg. Barbero; da Chivasso a Livorno al sig. Gianoli ; da Livorno a S. Germano al sig. Peraldo: da S. Germano al territorio di Vercelli al sig. Lesco ; nel territorio di Vercelli ai sigg. Borgogna e Levi; di là a Novara al sig. Giacinto Isola.

 

 

PRIMO INCIDENTE FERROVIARIO A SAN GERMANO

Da un giornale dell'epoca si riporta la cronaca del primo incidente ferroviario capitato presso la stazione di San Germano Vercellese

 

Le infrastrutture nel territorio sangermanese

1884

Accordo alla Ditta Bolgè per la concessione di un binario di raccordo dal suo stabilimento alla Stazione dio S.Germano Vercellese

1887

 

Progetto del 1852 - Atti del Parlamento Subalpino

 

 

Negli anni 20 con la costruzione dello stabilimento della Società Anonima Costruzioni Meccaniche ( che operava nella costruzione di materiale rotabile ) , viene inaugurato un binario di raccordo tra la nuova officina e la Stazione di S.Germano Vercellese.

 

Linea Torino-Milano schema planimetrico all'epoca della costruzione

La linea viene inaugurata , con la prima corsa sul tronco Torino-Novara il 16/03/1855 . La prima fermata nella stazione di San Germano è del sabato 20/10/1855 . Il treno era composto da una locomotiva e da carrozze , costruite in Inghilterra dalla ditta Stephenson , che facevano due corse giornaliere per tutta la tratta.

 I responsabili del treno con l'intento di far conoscere e propagandare il più moderno mezzo di trasporto del tempo , invitarono i sangermanesi , che lasciati i lavori dei campi erano accorsi a vedere il mostro fumante , a salire. I più coraggiosi , non tanti per la verità , accettarono , ma giunti a Vercelli , la vaporiera non fece subito ritorno e quei sangermanesi tanto intraprendenti dovettero mogi ritornare in paese a piedi , dove furono accolti dagli sberleffi dei più paurosi , divenuti tanto audaci nel canzonare ( Sangermano raccontato con le cartolineA.Corona ).  Nel 1859 , nel mezzo degli eventi bellici della II Guerra d'Indipendenza , la linea a partire da San Germano fù disattivata per impedirne l'utilizzo da parte delle truppe Austriache.

 

La ferrovia inizialmente a binario unico fù ampliata nel 1897 con il raddoppio del binario. 

Il 28 Maggio 1961 viene attivata l'elettrificazione della linea ferroviaria da Novara a Torino , e il 4 Giugno 1961 un treno inaugurale passa dalla stazione diretto a Torino , da quel momento le vecchie vaporiere vanno in pensione , non attraverseranno più Sangermano , come erano nei ricordi del nostro poeta Deabate , che in una sua poesia dedicata all'amico Augusto Franzoj aveva mirabilmente descritto.

                IN FERROVIA

Varca il treno solchi ed orti

Via pel nostro natio piano infinito;

Sfiora il recinto candido e romito

Dove dormono in pace i nostri morti;

E laggiù s'erge San Vito

Quante voci ha per noi l'irriguo piano,

Quanti ricordi ha il nostro San Germano!

 

Dalla seconda metà dell'ottocento fino alla metà degli anni 70 , la stazione ferroviaria è stata uno dei punti di riferimento dei sangermanesi , in cui si riunivano per accogliere e salutare l'arrivo o la partenza di importanti personalità che giungevano occasionalmente in paese. Non a caso il nostro carnevale , inizia con l'arrivo delle maschere paesane "Giarman e Giarmanina" alla stazione.

Fino alla fine degli anni 50 la stazione di San Germano aveva una sua importanza anche dal punto di vista commerciale , era dotata di un raccordo che con sentiva l'ingresso e l'uscita dei treni merci che operavano nella riseria adiacente alla stazione , esisteva anche un raccordo ferroviario che era servito fino alla fine degli anni 30 , per l'ingresso e l'uscita dei carri ferroviari in riparazione / costruzione presso l'officina "Cooperativa Costruzioni Meccaniche" posta a est del paese.

Durante la Guerra Partigiana dal 1943 al 1945 , la stazione ferroviaria fu teatro di diverse azioni di sabotaggio fatte dalle forze partigiane verso i convogli di materiale bellico che stazionavano presso i binari di raccordo e di sosta.

Con l'avvento dell'automobile , la stazione ha perso la sua importanza come luogo obbligato per le trasferte dei sangermanesi , le fermate dei treni si sono ridotte e concentrate solamente negli orari dedicati a studenti e pendolari.

Oramai da tempo non è più in funzione la biglietteria , in ricordo del vecchio biglietto edito dalla Stazione di San Germano Vercellese ne proponiamo un vecchio esemplare.