Frà Pietro da San Germano

 

Di Frà Pietro da San Germano abbiamo scarsissime notizie , sappiamo che apparteneva al Monastero Cistercense di Santa Maria di Lucedio e che si trattasse di persona autorevole lo dobbiamo ad una vicenda che fece scalpore nel territorio vercellese del XV secolo.

"Biagina della Rocca era suora professa del Monastero Benedettino della Rocca - diocesi di Vercelli. Il 20 maggio 1461 viene accusata di avere due figli e di averli uccisi senza averli battezzati , e poi li fece seppellire dalla moglie di suo fratello". L'accusata chiede di essere assolta dal grave omicidio e dal grave peccato , poichè il caso è occulto e l ' oratrice non vuol confessare la sua colpa ad altri.

L'esecuzione della supplica è affidata a fra Pietro di S. Germano, del monastero cistercense di Vercelli. Non sappiamo l'esito del processo , però sappiamo che nel 1492  il Papa Alessandro VI firmava la bolla di soppressione del Monastero, con l'accusa non storicamente provata di cattiva condotta morale delle monache, unendo tutti i beni, i diritti e i privilegi a quello casalese delle Clarisse. Dopo varie vicissitudini il convento divenne tenuta agricola di proprietà della Curia di Casale.

L'attuale denominazione di Rocca delle Donne, che ha sostituito quella precedente, sarebbe legata alla presenza delle monache, appellate come "Domine", da cui il nome Rocca Domnarum. L'importanza del piccolo monastero, sorto su un promontorio a picco sull'ansa del fiume Po, è confermata nel settembre del 1155 da un atto stipulato tra il vescovo di Vercelli e il Marchese del Monferrato nel claustro di Santa Maria della Roccha.

Resti dell'antico Monastero  Benedettino della Rocca