Il Mandamento di San Germano

Sull'esempio dell'amministrazione Napoleonica , dopo la Restaurazione dello stato Sardo (22-05-1814), le amministrazioni locali dei comuni , vennero raggruppate in Mandamenti. San Germano dato la sua importanza , fu capoluogo di Mandamento formato dai comuni di ; San Germano , Salasco , Crova , Olcenengo ,Tronzano , Cascine Strà ,  Casanova Elvo , Formigliana.

DATI SU SAN GERMANO e MANDAMENTO ANTECEDENTI AL 1844

San germano Vercellese

1844

Abitanti 3210 (Viancino 304)  

Censimenti abitanti precedenti al 1844

Sindaco Ferreri Avv. Attilio Data San Germano Mandamento
Segretario Deabate Notaio Giuseppe 1752 1677 5590
Esattore Rovasenga Maurizio 1810 2893 7920
Parroco Prevosto Banfo Simone 1820 2351 8371
Regie Poste Franzoi Giuseppe 1837 3210 10540
Stazione delle Poste de Cavalli Galbiate Felice  
DESCRIZIONE DEL MANDAMENTO DI SAN GERMANO DEL 1850 Popolazione residente nel mandamento

Il mandamento di cui è capo luogo , confina a levante con quello di Vercelli, a ponente con Santhià, a tramontana col fiume-torrente Cervo, e col mandamento di Arborio , a mezzodì con quello di Desana. Oltre il Cervo e l'Elvo, bagnano le terre di questo mandamento molti canali, tra cui il naviglio, che comunemente chiamasi di Santia.I comuni che compongono questo mandamento sono : s. Germano capo luogo ; Cassine di Stra ; Crova ; Tronzano ; Salasco ; Olcenengo ; Casanova ; Formigliana o Formiana.S. Germano sta sulla via regia, e sulla strada provinciale proveniente da Santià.È circondato dal naviglio del borgo, che ivi tragittasi su due ponti nell'anzidetta regia strada , la quale occupa negli abitati un tratto della lunghezza di cinquecento cinquanta metri.Si trovano in stato assai buono le vie per cui si ha comunicazione coi comuni del mandamento, e col capo luogo della provincia.II luogo di Viancino o Vianzino è una frazione di questo comune.Nel recinto del villaggio di s. Germano esistono varie case belle , e comode che appalesano l'agiatezza di chi le possiede. Quasi nel centro vi esiste una piazza circondata da portici.La chiesa parrocchiale è dedicata al santo, da cui il luogo prese il nome.Vi veniva eretto un convento di frati agostiniani dell'osservanza e congregazione di Lombardia, detti della Consolata.Il territorio è fertile, ben coltivato, e produce ogni specie di cereali, molto fieno, gran quantità di legname, riso e ravizzoni in copia.Gli abitanti sono di complessione naturalmente robusta , solerti•ed industriosi. 11 Rampoldi dice che le risaie, ond'è circondato questo luogo, alimentate dal canale del Dora , impediscono che vi si aumenti la popolazione : ciò diceva nel 1835, asseverando che la popolazione n'era di 1800 anime ; ma dal censimento generale, pubblicatosi circa l'epoca medesima dalla commissione superiore di statistica, risulta ohe gli abitanti di questo borgo sommano a 5514.

 

L'annuale leva militare con l'estrazione del numero che incideva sul contingente di giovani a reclutarsi , si svolgeva a San Germano dinanzi un Consiglio di leva rappresentato da ufficiali del Distretto militare di Vercelli e dal Sindaco del comune interessato. Gran festa di giovani in tal giorno , e le ragazze accorrevano gioconde a vedere i coscritti. Fin dalle prime ore del mattino le vie del paese risuonavano di canti tradizionali sventolando il vessillo tricolore.

Altra categoria di capoluogo di  mandamento San Germano esercitava un potere giudiziario. Aveva perciò un Pretore permanente col cancelliere per i giudizi di prima istanza , ai quali poteva assistere il pubblico e si ammettevano gli avvocati di parte lesa e di difesa (la Pretura venne soppressa nel 1891) .Fin da allora il Comune era retto da venti consiglieri , compreso il sindaco , ed in via di urgenza di una Giunta Municipale composta da cinque membri. Preposti agli uffici comunali stavano due segretari patentati di cui uno allo Stato Civile , serviti da un messo.

L'ordine pubblico veniva tutelato da un piccolo drappello di carabinieri a cavallo accasermati a San Germano , l'allora caserma era situata nell'edificio attiguo all'attuale circolo Arci e confinante con la Via Beato Antonio Della Chiesa , esistevano anche due guardie campestri , giurate , le quali avevano anche attribuzioni di polizia urbana elevando all'occorrenza contravvenzioni.

Esisteva anche un Ufficiale Sanitario , preposto a intervenire ove sorgevano problemi di salute pubblica , ricordando che a quel tempo non esisteva una vera e propria rete fognaria.

Verso fine secolo l'organizzazione dei Mandamenti venne sostituita dai singoli Comuni , a ricordo di quel periodo rimane una targa marmorea ancora oggi visibile e posta sul portone d'ingresso dell' ex "Caffè Centrale " con la scritta "Stradale per Torino - Mandamento di San Germano" che informava a quei tempi i viaggiatori in Entrata nel paese da Levante , dello stato di capoluogo di San Germano.

Descrizione del Mandamento di San Germano nell'anno 1837

Tra Sanlhià e Vercelli, nella parte più centrale della provincia, si distendono coi loro rispettivi confini otto comuni, dall'aggregazione dei quali venne formato il Mandamento di S. GERMANO. Questo capoluogo,iu cui il giudice tiene la sua residenza, giace sulla via regia che da Chivasso sale a Cigliano, e per Vercelli conduce a Novara. Qui pure mette capo la via di Santhià, proveniente dalle due provincie di Biella e d'Ivrea, e di qui passa finalmente il Canale o Naviglio, che incomincia nella seconda delle precitate provincie. In mezzo ai fabbricati di S. Germano apresi una piazza circondata di . portici. La parrocchia dedicala al Santo da cui prende nome il paese è prepositoriale; dello stesso titolo è insignito il rettore della cura posta in Vianzino.

Formigliana , Casanova e Olcenengo.

— II primo di questi capoluoghi è situato in pianura, lungo la strada detta della montagna, che da Vercelli conduce nel Biellese: il suo territorio commutativo resta chiuso tra 1' Elvo ed il Cervo. Null'' altro qui trovasi, che una parrocchia e tre pubblici Oratori. — Casanova giace sulla sponda sinistra dell'Elvo, ove appunto è mantenuta una barca per traghettarlo. Un aulico castello munito di due torri, che tuttora sussiste, attesta che questo luogo era in altri tempi fortificalo. L'imperatore Ottone III ne concedeva il possesso alla chiesa Vercellese sul cadere del secolo X. Sotto il dominio dei Marchesi del Monferrato forino feudo ai conti di Valmacca, dai quali passò negli Avogadri di Vercelli. La parrocchia di questo comune conserva il titolo di pievanìa. — Olcenengo è un borgo posto in pianura a maestro di Vercelli, in distanza quasi eguale tra l'Elvo e il Canai Naviglio. Ha per parrocchia una prepositura, e possiede una Congregazione di carità, la qual riparte tra i più indigenti le sue miti rendite.

Cassine di Strà Salasco , Crova e Tronzano.

Lungo la via regia che da S. Germano guida a Vercelli si incontrano diverse rustiche abitazioni, l' aggregato delle quali forma il capoluogo detto le Cassine di Strà. Questo villaggio, che seguì sempre i destini della vicina Vercelli, fu dato in feudo da Carlo Emanuele I alla illustre famiglia delle Lance: fu poi signoria dei De Bologna Capizzucchi originari di Cuneo. La parrocchia di questo comune è sotto la invocazione di S. Giacomo. — Crova è un borgo di poca considerazione situato in pianura, a ponente della regia via Vercellese. Salasco e un aggregato di case campestri, di mezzo alle quali sorge un ampio castello munito di quattro torri, e già residenza di un feudatario. Tronzano infine è un piccolo paese, presso del quale passa la precitata R. via di Vercelli. In quest'ultimo capoluogo trovasi una casa comunale ed una propositura; in Salasco una pieve, ed un' altra parrocchia nel villaggio delle Selve da essa dipendente ; a Crova finalmente una pievania parrocchiale .

 

La Petizione del paese di Tronzano per aggregarsi al Mandamento di Santhià - 10 aprile 1857
Il municipio di Tronzano ha sporto una petizione alla Camera, che fu registrata sotto il n° 6418, e della quale fu qui oggi riferito il sunto; con essa si chiede che il comune di Tronzano venga unito al mandamento di Santhià a vece di appartenere al mandamento di San Germano, del quale fa parte presentemente. Fra le ragioni principali che si adducono, avvi quella che da Tronzano a Santhià non vi ha che la distanza di tre chilometri, mentre da Tronzano a San Germano ve ne sono nove. Dappoiché fu aperta al pubblico la ferrovia di Novara, da Tronzano a Santhià si giunge in pochi minuti, e per andare a San Germano si è obbligati a passare a Santhià, e quindi percorrere ancora sei chilometri di strada. Questo comune ha già inoltrato una petizione alla Camera nella passata Legislatura, ma forse non vi fu tempo di prenderla in considerazione. I Consigli provinciale e divisionale di Vercelli accolsero con favore l'istanza del comune di Tronzano, ed ora esso si rivolge nuovamente alla Camera, onde portar rimedio ai mali lamentati.

La petizione non ebbe seguito e il Comune di Tronzano rimase nel Mandamento di San Germano

La Suddivisione amministrativa del Regno rimane immutata fino al Regio Decreto 21 ottobre 1926, n. 1890 con cui si decreta la fine dei Mandamenti .