La Torre campanaria
(Campanun)
La Torre Campanaria |
Nello
stato sabaudo 5. Germano ebbe la sventura di vedersi attribuire un ruolo
strategico, sproporzionato al suo nucleo abitato, che venne incapsulato da
grandi opere difensive e soverchiato dalle strutture che furono installate per
dare ricetto a migliaia di soldati le poche centinaia di persone che abitavano
il villaggio divennero un'entità trascurabile, di fronte alle masse di uomini
che vi convenivano per le esigenze della fortezza, sia per moltiplicare la
guarnigione, quando era necessario ai fini bellici, e sia per rinnovarne gli
apprestamenti difensivi, che dovevano essere sempre adeguati al progresso della
tecnica fortificatoria. Gran parte dei paesi del Vercellese e del Biellese l'urono
chiamati a contribuire con denaro e con manodopera al mantenimento
dell'efficienza della piazzaforte. Ad esempio, da Vercelli, il 12 agonto 1553,
il commissario ducale Tommaso Valperga impose pesanti obbligazioni a Gattinara,
Rovasenda, Buronzo, Mongrando, Verrone, Candelo, Valdengo, Ternengo e Cossato
per i lavori da farsi alla controscarpa delle fortificazioni di S Germano;
ognuna di queste comunità doveva provvedere alla costruzione di un settore di
muro, doveva portare il «suo grano» ed entro «il di de la Madona» doveva
ennere pronta con i suoi guastatori («siano uomini e non putti») con «sape,
badilli, ceste, barelle et pichi>- Ancora il 14 ottobre il commissario ducale
richiese a Candelo, Valdengo, Salussola, Cossato, Ternengo, Gattinara, Lozzolo,
Recetto e Cassinale un altro contingente di guastatori per eseguire lavori di
riparazione a S. Germano. Sempre Io stesso commissario ducale il 23 gennaio
l554, per «la ruina accorsa alla
muraglia del castello di S. Germano» chiese a vari paesi ìl solito invio di
guastatori; e l' elencazione potrebbe continuare.
La torre campanaria è l’unica testimonianza rimasta delle antiche fortificazioni , costituiva il mastio o torre d’angolo del castello ; era completamente chiusa al piano terra e l’unica via d’accesso era la stretta poticella arcuata che appare a mezza altezza , la quale a mezzo di un piccolo ponte levatoio , di cui si intravedono ancora le tracce , era collegata con il resto della fortificazione per il cammino di ronda. L’ingresso al piano terra è recente , ottenuto in spaccatura di mura , e la torre era divisa all’interno in vari piani da solai in legno , non più individuabili , il coronamento è stato rifatto.
Nel 1781 del castello e delle vecchie mura rimaneva solo una vecchia torre ( o mastio del castello ) e si decise di adibirla a campanile , e nel contempo anche una nuova campana venne rifusa grazie alle donazioni degli uomini pii sangermanesi , da allora la torre campanaria , soprannominata “Il campanun” scandisce il tempo della comunità sangermanese.