UFO è l’acronimo inglese
per indicare un oggetto volante non identificato (Unidentified Flying
Object) cioè qualsiasi oggetto volante avvistato fino al momento della
sua eventuale identificazione. In italiano l’acronimo è OVNI che
significa, appunto, oggetto volante non identificato. Il fenomeno Ufo
ha assunto nell’opinione pubblica mondiale una vastissima proporzione,
milioni sono gli avvistamenti e numerosissime sono le pubblicazioni, gli
studi e le ricerche in merito come anche le fonti documentali.
L’ufologia moderna nasce con il famoso avvistamento di Kenneth Arnold,
uomo d’affari americano che, il 24 giugno del 1947, osserva a bordo del
proprio aereo, una formazione di nove oggetti a forma discoidale che
procede volando in formazione vicino al monte Rainer nello stato di
Washington. Tuttavia, già le cronache antiche, soprattutto medioevali,
narrano di strani oggetti luminosi in cielo dalle più svariate forme
associate, nell’immaginario popolare, a manifestazioni divine o
diaboliche o all’ascesa di santi e personaggi mistici verso le sfere
celesti.
In questi ultimi anni
si registra in Italia una tendenza inversa rispetto all’ondata di
avvistamenti degli anni ’70 e ’80 e da alcune autorevoli fonti (CICAP e
CISU) si apprende che nel 2006,per il terzo anno consecutivo, secondo
un’indagine dell’agenzia Eco della Stampa, c’è stato un calo netto di
notizie ufologiche nei giornali italiani e in generale scarsa attenzione
da parte dei mass-media.
Vercelli è stata
interessata dal fenomeno Ufo?
Il 17 settembre del
1945 compare un articolo sul Corriere della Sera dove si parla
della segnalazione, proprio a Vercelli, dei foo-fighetrs oggetti volanti
non identificati che presentavano caratteristiche di volo superiori ai
normali velivoli militari appartenenti alle nazioni in guerra. Dalle
descrizioni erano di dimensioni abbastanza modeste, di forma sferica con
una luce intermittente e molto luminescente dai toni che spaziavano
dall’arancione al rosso e dal giallo al bianco, non emettevano suoni,
seguivano traiettorie ben precise e non sembravano avere intenzioni
belliche.
Gli oggetti in
questione erano osservati a lungo da testimoni civili e monitorati
in particolar modo dalle autorità militari allarmate ed
incredule.
Il 07 ottobre 1954 verso
sera avviene, a San
Germano
Vercellese, il più
significativo
avvistamento Ufo del territorio che ebbe grande risalto a livello
nazionale.
Gli abitanti del
paese videro distintamente quello che venne definito un piatto
giallognolo che si librava in cielo compiendo inconsuete manovre ed
evoluzioni per poi arrestarsi di colpo e ripartire a gran velocità fino
a sparire del tutto. L’avvistamento non durò molto in termini di tempo
ma ebbe un grande impatto sulla popolazione e la notizia fece in breve
tempo clamore. L’anno 1954 fu quello in cui, a livello mondiale, ci
furono più segnalazioni in assoluto di dischi volanti.Nel caso di
San
Germano,
poche ore prima dell’avvistamento, fu segnalato un caso analogo a Torino
anche se esistono numerose divergenze tra la forma dei due oggetti visti
nelle due località. A lungo si è discusso se il caso fosse vero o fosse
solo il prodotto di una suggestione di massa ma c’è da considerare che,
visto il periodo storico in cui il fenomeno Ufo non era ancora alla
ribalta, i testimoni non potevano essere in modo significativo
condizionati da notizie analoghe. Alcuni giornali scrissero anni dopo
che l’ufo di
San Germano
rappresentava l’avanguardia di una flotta aliena interessata ad invadere
la terra ma qui, è fin troppo evidente l’influenza della fantascienza di
allora che, con i fumetti ed i films provenienti dagli Stati Uniti,
stava veramente invadendo l’Italia. Pare che l’episodio sia ancora vivo
nella memoria di alcune persone di
San Germano che lo hanno poi raccontato ai propri figli e nipoti. Tempo fa un
ragazzo di
San
Germano,
raccontò che nell’estate del 1985 si trovava con alcuni amici in aperta
campagna per osservare le stelle e improvvisamente la notte fu
illuminata a giorno per pochi secondi da una luce intensissima cui seguì
un oggetto a forma di trottola che ruotava su se stesso emettendo luci
intermittenti multicolore.
Il gruppetto osservò
esterrefatto l’insolito spettacolo e poi corsero spaventati verso
il paese.
Da quell’ottobre del
1954 in poi, per avere notizie documentate di altri avvistamenti
bisognerà attendere l’ 8 febbraio 1973 quando, verso le 18:20 a Pray,
vengono avvistati due grossi globi luminosi che si muovono in formazione
e che richiamano l’attenzione di alcuni testimoni i quali, riferiranno
poi ai Carabinieri la loro esperienza. (in Italia i Carabinieri sono
preposti come ente statale alla raccolta di avvistamenti Ufo).
Gli anni ’80 sembrano
confermare anche a Vercelli un’impennata del fenomeno Ufo con
conseguente crescente interessamento oltre che dei cittadini, anche dei
giornali, della televisione e della radio e ovviamente di coloro che
studiano la casistica degli oggetti volanti non identificati. In questo
periodo molte persone dicono di aver visto misteriose luci lambire il
cielo e si organizzano anche gruppi di osservazione soliti riunirsi a
tarda serata sulle rive del Sesia….l’attenzione è alta e si ha sempre il
naso all’insù per vedere se accade qualcosa di insolito.
In questi anni più si
osserva e più si vede.
Il 30 agosto 1986
alle ore 01:30 a Viverone un oggetto silenzioso di forma
triangolare e molto luminoso,con colore tendente al verde, è avvistato
da alcuni testimoni sulla strada che costeggia il lago. L’ Ufo sembra
confermare una serie di avvistamenti simili avvenuti in Italia nello
stesso anno aventi come protagonista sempre la stessa forma triangolare.
Il 08 ottobre 1988,
verso sera, a Borgovercelli transitano in cielo quattro oggetti a
forma di disco che volano talmente bassi da permettere di distinguere
sulla sagoma, una cupola nera e degli oblò.Essi volano per un po’ sul
paese, alternano traiettorie lente e lineari a manovre improvvise e
repentine. Dalla descrizione paiono quasi uguali alle foto di dischi
scattati dal contattista svizzero Eduard Mejer Tra il 1982 e il 1987
oltre a numerosi testimoni che asseriscono di aver visto strane luci nei
cieli vercellesi dalle forme più svariate, si diffonde la voce di un
presunto sigaro volante dalle notevoli dimensioni che, silenziosissimo e
con luci bianche ad intermittenza, solca indisturbato lo spazio aereo
sopra la città. Verso i primi di ottobre del 1990 compaiono tra
Boccioleto e Varallo Sesia globi luminosi e pulsanti che si muovono ad
elevata velocità e, proprio a Boccioleto a seguito degli avvistamenti,
si trova sul terreno dei campi una traccia circolare con bruciature
concentriche.
Questo non è l’unico
caso nel
vercellese che riferisce di tracce al
suolo in quanto contadini,
cacciatori e cercatori di funghi, raccontavano di aver trovato strani
segni circolari e triangolari in campi, boschi e prati a cui non
sapevano fornire una plausibile spiegazione.
Il 6 novembre 1995
alle 19:08 a Masserano si osserva un corpo luminoso ovoidale con
scia e velocità molto simile ad un meteorite. Verso la fine degli anni
’90 nel
vercellese, l’attenzione si focalizza
su un curioso fenomeno che viene ribattezzato “capelli d’angelo”; si
tratta di filamenti biancastri e lattiginosi che si depositano un po’
ovunque ma in particolar modo sui tetti e sulle antenne.Sovente i
filamenti vengono associati al passaggio di Ufo fino a spingere alcune
persone a sostenere che siano residui chimici lasciati da motori
alieni.Si ha notizia nelle cronache il 7 dicembre 2001 a Santhià,
nell’ottobre del 2002 a Saluggia, nel novembre 2003 a Carisio. Le
segnalazioni e l’attenzione di questi casi ha portato alcuni tecnici e
membri del CICAP a condurre un’analisi scientifica valendosi di
laboratori chimici dai quali è emerso che i filamenti non sarebbero
niente altro che il prodotto di una specie di ragni migratori.
L’area che nella
provincia di Vercelli presenta nel tempo il maggior numero di
segnalazioni Ufo e di relative testimonianze è quella tra i paesi di
San
Germano,
Santhià e Livorno Ferraris dove parecchie persone di qualsiasi età,
raccontano di aver visto oggetti volanti di forma ovoidale fendere il
buio proiettando fasci di luce molto intensa al suolo a velocità elevata
procedendo senza alcun rumore (a parte in alcuni casi dove si sentiva un
ronzio definito molto fastidioso).Tutti gli avvistamenti di cui si è a
conoscenza sono avvenuti di notte prevalentemente nel periodo autunnale.
Altro caso con
testimonianza diretta :
Era l'inverno del '93 stavo
tornando da Torino e percorrevo la ss11 in direzione Vercelli, guidavo
un furgone con il cassone ed ero in prossimità del comune di
S.Germano,
strada lunga e dritta senza abitazioni ma solo campi incolti (era
novembre-dicembre).
Saranno state le ore 19,30-20 e all'improvviso alla mia destra scorgevo
un oggetto luminoso (da lontano una luce rossa) che si avvicinava
velocemente, ad un cero punto si ferma sospesa in aria ad un centinaio
di metri dal suolo, era un enorme astronave, in
quell'istante mentre era sospesa ha emesso 4 fasci di luce gialla
perpendicolare al terreno. Io in quel momento stavo passando e la vedevo
ad una distanza di 50-70 metri alla mia destra. Avendo il cassone non ho
potuto girarmi per vedere cosa stava facendo e tanto meno mi passava per
la mente di fermarmi, ero solo su quella strada. Al rientro a casa ero
sconvolto, ho cercato nei giorni seguenti di leggere i giornali per
vedere se ci fossero stati avvistamenti ma non se ne parlò. Sono passati
15 anni ma quella scena che ho visto non la scorderò mai, e tantomeno mi
sono pentito di essermi fermato, chissà dove ero in questo momento ....
A Vercelli non si
registrano casi noti di rapimenti da parte di alieni (presunti
occupanti dei dischi volanti) ma tuttavia in città vive una persona,
molto conosciuta negli ambienti ufologici, la quale afferma di essere
stato in contatto con entità extraterrestri di sembianze umane, molto
evoluti culturalmente, tecnologicamente e spiritualmente, portatori di
verità e rivelazioni sconosciute alla razza umana.
Possiamo dunque
affermare che anche Vercelli ha vissuto, con i suoi casi di
avvistamenti documentati (e non), la sua parte all’interno dell’ufologia
nazionale anche se, negli ultimi anni, rispettando la media nazionale,
il fenomeno o meglio, l’attenzione verso esso, è in netto calo. Questo
dato potrebbe avere più chiavi di lettura: gli extraterrestri non sono
più interessati a noi? Noi non lo siamo più a loro? Oppure il fenomeno è
in declino perché surclassato da altre notizie e mode che lo oscurano?
Solo una banale considerazione: analizzando le caratteristiche delle
forme riferite dai testimoni dei dischi volanti, sembra che, a seconda
del periodo, le fattezze dei velivoli cambino rispecchiando la
tecnologia e il design del tempo. Ad esempio negli anni ’60 e ’70 i
dischi hanno la classica forma dei lampadari e a volte sono molto
spigolosi, negli anni ’80 sono squadrati e si rimane maggiormente
colpiti dalla loro luminescenza e velocità mentre, a partire dagli anni
’90 fino ai giorni nostri, assumono forme sempre più affusolate ed
aerodinamiche.
Forse aveva ragione
Jung? Egli si interessò agli Ufo a partire dagli anni ’40 e nel
1958 pubblicò “Un mito moderno: le cose che si vedono in cielo” saggio
in cui riflette sul fenomeno e ne dà una interpretazione
psicologica.Tali visioni sarebbero provocate da un archetipo a sua volta
generato dal fatto che, la coscienza del nostro tempo è lacerata da
contrasti politici, morali, filosofici, sociali e religiosi e, le
innovazioni della tecnica e della scienza, sembrano trasformarsi in
forze distruttive. I dischi volanti rappresentano oggettivizzazioni
fantastiche di un inconscio troppo duramente represso.
QUESTO CAPITOLO E'
TRATTO DAL VOLUME - "Vercelli Misteriosa" di Gianluca Marino - Edizioni
EFFEDI
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