San Germano nella Guerra della Lega d'Augusta (1688-1697)
La guerra della Grande
Alleanza, detta anche guerra dei Nove Anni o guerra della Lega d'Augusta
o guerra di successione del Palatinato, fu un vasto conflitto svoltosi
tra il 1688 e il 1697 prevalentemente nell'Europa continentale. Anche se
marginalmente San Germano viene coinvolta negli eventi bellici , dal
continuo passaggio di truppe sul suo territorio , eserciti che a quei
tempi si approvvigionavano di quello che il territorio poteva offrire ,
lasciando in grave sofferenza le popolazioni locali. ll duca di Savoia avrebbe voluto restare neutrale, ma rotta la guerra nel 1690, fu dalla necessità costretto a prendere le armi in favore dei Francesi. Di fatto nella primavera ... Quivi incominciaronsi in fretta a riparare le fortificazioni per il caso di un assedio, ed essendo l'll maggio partito alla volta di Vercelli il battaglione Savoia comandato dal tenente colonnello Germano d'Ivrea, il Duca al 15 ed al 16 mandò nuove milizie, e poscia molti guastatori per lavorare intorno alle fortificazioni . Alla fine del XVII secolo San Germano era ancora annoverata tra le 17 fortezze del Piemonte e di Savoia , ma di fatto già da qualche decina di anni era smantellata , e non poteva offrire nessuna resistenza in caso di invasione dalle truppe spagnole stanziate nel Ducato di Milano e dirette contendenti della Francia in questa guerra. Con la presa di posizione del Duca in favore della Francia , incominciarono i preparativi spagnoli per intervenire nel piccolo Ducato di Savoia , Il Conte Governatore del Ducato di Milano era Antonio Lopez de Ayala detto Conte di Fuensalida , che di fatto nella primavera di quell'anno , entrò nello stato Sabaudo con un forte esercito. A quel punto il Duca Vittorio Amedeo II decide un rapido cambio di alleanze , che scatena una reazione dei Francesi che con un esercito guidato dal Generale Catinat , attraversano le Alpi per puntare su Torino. Il Duca prontamente chiede l'aiuto all'esercito spagnolo che al momento era stanziato a Borgo Vercelli - " la mattina del 14 giugno nel sito di Borgo Vercelli , dove prima era il Forte di Sandoval quelle truppe , che dal Conte Governatore furono scelte , da mandare in soccorso al Duca di Savoia ; e vi si trattennero fino al giorno seguente , per aspettare , che vi arrivasse il treno dell'artiglieria , constituente in 8 pezzi da Campagna con più di 200 muli , e molti cariaggi carichi di munizioni da guerra , e dal bagaglio di varii uffiziali. Giunto detto treno la mattina si levò il Campo da Sandoval , e marchiò al di sopra di Vercelli verso il Piemonte ; consistendo tutta la gente in 4 terzi di Spagnuoli , cioè del Marchese di Solera , Don Francesco di Cordova , Duca di S.Pietro , e Marchese di Villanuova ; ne'i Reggimenti di Alemanni del Cabrera , & Ulbino ; in un terzo di Napoletani di D.Marco Antonio Colonna ; e ne'i terzi d'Italiani del Bonesana , e Marchese Alì ; dietro a' quali seguivano altre Genti di questo Esercito , e 3 Reggimenti di S.A. sortiti da Vercelli . Quella sera giunsero a S.Germano dove si accamparono." Precise furono le disposizioni date alle truppe "Li Foragi, & uso del fieno e dell'Erba in Campagna sarà preso indifferentemente dall'una, e l'altra parte, ne'luoghi dove si troveranno le Truppe d'ambidue le parti, dovendosi sottomettere alla Disciplina militare, e non commettere alcun disordine, dando ciascuno ordine a' suoi Vivandieri d'andare all'Armata, e vendere le sue Mercantie al più giusto prezzo." Il giorno appresso questo esercito partì in direzione di Cigliano.
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Duca Vittorio Amedeo II di Savoia |
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