I movimenti associativi e l'avvento del fascismo a San Germano

 

Come già accaduto in tutto il vercellese l'avvento del fascismo al potere , segna il declino dei vari movimenti e associazioni che operavano sul territorio in quanto visti come espressione del periodo "socialista" che aveva permeato la società vercellese nel periodo 1910-1920. I metodi furono molteplici , da intimidazioni verso i soci , allo stritolamento finanziario , fino alle aggressioni violente presso le sedi associative  , come accadde in molti paesi del circondario.

LE  SOCIETA' DEI CONTADINI E DEGLI OPERAI

In San Germano nel 1869 si erano affermate due società : una tra i contadini , l'altra tra gli operai per aiutarsi quando nella sospensione del lavoro , causa malferma salute , veniva meno la mercede giornaliera. Apposito statuto ne regolava il funzionamento sotto la vigilanza di un consiglio di amministrazione che a fine anno presentava all'assemblea dei soci il rendiconto d'esercizio. Versando una quota mensile , il socio malato aveva diritto ad un sussidio il quale alleviava , se non altro il peso gravante sulle famiglie tra il pane per i sani e le medicine per l'ammalato. Siffatto muto soccorso si svolgeva nella reciproca fiducia e con la tenuta di regolari registrazioni e documentazioni. Le due società che nel momento di maggior splendore avevano un totale di 412 soci , sci sciolsero successivamente , per confluire una parte nella Sociètà Operaia di Mutuo Soccorso ed Istruzione fra gli Operai d'Ambo i Sessi fondata il 1 giugno 1878.

Società dei Contadini Giornalieri

Una delle due società fondate nel 1869 col maggior numero di associati , già nel 1881 contava un totale di 229 aderenti esclusivamente di sesso meschile.

Da questa associazione , l'11 agosto 1895 in San Germano durante i festeggiamenti del 26° anniversario , ai quali partecipò l'Onorevole Dino Rondani , venne costituito il Circolo elettorale socialista di San Germano : alla sera, con una ventina di adesioni, venne costituito il circolo, "fra l'entusiasmo dei contadini" , "La Sesia" del 13 agosto 1895 offre un ampio resoconto dell'intervento di Rondani al banchetto.

Per meglio illustrare le attività e i patrimoni della Società , ne pubblichiamo i bilanci del 1889.

 

 

 

 

LA MUTUALITA' SCOLASTICA

Le sue origini sono francesi, nel nostro Paese fu una tra le più interessanti istituzioni sussidiarie della scuola, volta ad integrare il mondo scolastico con quello della previdenza. Venne introdotta nel nostro ordinamento con una legge, la n. 521 del 17 luglio 1910, la cosiddetta legge Raineri (dal nome del suo estensore, Giovanni Raineri, ministro di Agricoltura, industria e commercio), tra i cui più accesi sostenitori fu il deputato vercellese Mario Abbiate, che ne fu relatore alla Camera all’epoca in cui primo ministro era Luigi Luzzatti, il padre della cooperazione e della previdenza sociale in Italia. 

La nascita della mutualità scolastica vercellese (2 maggio 1910) Dalla già citata relazione redatta dal direttore didattico delle scuole elementari di Vercelli, Pietro Tassinari, è possibile comprendere il contesto che vide protagonista Mario Abbiate, tra i più accesi sostenitori della mutualità scolastica in Italia e, in particolare, nella sua Vercelli: Il nostro Deputato, onor. Avv. Mario Abbiate, che degli studi mutualistici è uno dei più competenti cultori in Italia, espose le sue idee in proposito, frutto dello studio dei più conosciuti economisti e della conoscenza pratica dell’ordinamento mutualistico fatto nelle scuole delle diverse nazioni europee che ci hanno preceduti nell’attuazione di questo sistema di previdenza, che si dice scolastica ma che è essenzialmente sociale. Egli fece conoscere che il Governo era molto propenso ad adottare le sue vedute ed a consacrarle in una legge speciale. In base alle sue assicurazioni, si dimise ogni ulteriore aspettativa e si deliberò di fondare una Mutua scolastica Vercellese la quale fosse ispirata a tali principii e precedesse, come se ne aveva speranza e come avvenne, di li si fissò definitivamente al 2 maggio 1910 la data ufficiale di funzionamento della mutualità scolastica vercellese: Ora era tutto pronto non solo per trasformare il comitato provvisorio in consiglio direttivo, ma per estendere le operazioni di diffusione anche nei Comuni del circondario, con l’ambizioso fine di costituire una federazione di mutue scolastiche del Vercellese.

L’8 maggio il dott. Domenico Monateri tenne una dotta e brillante conferenza al pubblico, da San Germano Vercellese, dove erano particolarmente attivi i maestri Alessandro Gionino e Carlo Giorchino e dove non mancò di penetrare la parola dell’ispettore Zucchelli in data 26 giugno 1910. I Comuni di Pezzana, Caresana e Stroppiana, ai quali era molto legato l’on. Abbiate, non mancarono di dare il loro apporto alla causa.

La mutualità scolastica venne poi introdotta nelle scuole di San Germano dopo che il Senatore Mario Abbiate , studioso in materia , tenne una pubblica conferenza nella sala consigliare del Municipio. Con articolo su Gazz.Uff. del 10 maggio 1913,  viene riconosciuta come ente morale la Società scolastica di mutuo soccorso «Mutualità scolastica sangermanese» con sede in San-Germano Vercellese, e ne è approvato lo statuto. R. D. n. 387, 6 aprile 1913 .

Dal Marzo 1910 al febbraio 1911 risultano 87 alunni iscritti alla mutualità  sangermanese su una popolazione scolastica di 291 alunni , e con un fondo disponibile di 300 lire.La Mutualità Scolastica Sangermanese sarà poi sostituita  anni dopo dal Patronato Scolastico e trasferendo in esso tutti i fondi residui.

 

LE COOPERATIVE DI LAVORO E DI CONSUMO

                               Marzo 1890

 

 

 

 

Dichiarazione della Società cooperativa di Lavoro in San Germano Vercellese, 19 febbraio 1894. ASVC, Tribunale di Vercelli, Atti di  società, m. 48

 

A San Germano Vercellese esisteva dal 19 giugno del 1920 una cooperativa di produzione e lavoro con denominazione "Costruzioni Meccaniche" la cui attività era inerente sopratutto al materiale mobile ferroviario , dopo alterne vicende

 l'attività cessa nel 1935. Negli anni 20 esisteva anche una "Società Anonima Cooperativa di Consumo di San Germano Vercellese" ,( fondata il 3 Giugno 1886) .Già in data 18 settembre 1928 da una nota prefettizia si evince che il segretario della cooperativa , denunciando come la società si trovasse senza un amministrazione che la reggesse e ne assicurasse la possibilità e la regolarità di funzionamento , invocava la nomina di un commissario governativo che , dopo l'accertamento delle condizioni amministrative e finanziarie dell'ente , provvedesse alla gestione straordinaria e facesse le eventuali proposte . Nella risposta che giungeva  dal Ministero per l'Economia nazionale si confermava come dopo aver "visto l'art. 1 del Rdl 30 Dicembre 1926 n. 2888 e la relazione sul funzionamento della Società Anonima Cooperativa di Consumo di San Germano Vercellese con sede in San Germano Vercellese " fosse necessario procedere alla nomina di un amministratore provvisorio , il quale provvedesse alla sistemazione e al riordinamento della cooperativa stessa.

LA CASA DEL POPOLO

Dal primo decennio  del secolo esisteva a San Germano la Casa del Popolo , ma i tempi erano cambiati e questo si capisce da una nota informativa  del comandante dei carabinieri datata 15 Maggio 1928 ed inviata al prefetto , affinché intervenisse nei riguardi di tale associazione con provvedimenti di carattere amministrativo e procedesse in termini di legge per stroncare ogni attività non conforme alle direttive del regime. Spiegava infatti che "in seguito all'avvento del fascismo , non potendo ovviamente sussistere una Casa del Popolo a carattere esclusivamente sovversivo e non volendo i dirigenti sopprimerla , decisero di nominarla " Circolo Vinicolo di San Germano", apparentemente diverso nella forma, ma uguale nella sostanza". L'Arma dei carabinieri , che non aveva mancato di esercitare una continua e rigorosa vigilanza sulla condotta politica dei frequentatori dei locali , propose , e la sottoprefettura dispose ( 24 Giugno 1925) ,che tale circolo venisse sciolto ; negli ultimi tempi era risultato , poi che tale associazione avesse lasciato delle attività finanziarie a cui dovevano aggiungersi le rendite fruttate dallo stabile che , in seguito allo scioglimento del Circolo vinicolo , era stato affittato a diverse famiglie ad uso di alloggi privati. Conseguentemente a tali informazioni , poco tempo dopo , il 19 Giugno 1928 , il prefetto appellandosi ai soliti articoli di legge (art. 2 Rdl 24 Gennaio 1924 n. 64 e 215 legge 6 Novembre 1926 n. 1848 sulla Ps ) , decretava lo scioglimento del Consiglio di amministrazione della società anonima Casa del Popolo e nominava un commissario prefettizio con l'incarico di compiere un inchiesta , oltre che di provvedere agli atti conservativi del patrimonio della società . La gestione di tale commissario si protraeva fino al 1931 , allorquando ne subentrava un altro , che definiva nel 1933 la questione della devoluzione del patrimonio di tale società. Comprova come sia stata effettuata tale destinazione la ricevuta firmata dai dirigenti delle unioni provinciali dei sindacati fascisti che , in data 11 Settembre 1933 , dichiaravano di ricevere dal Rag. Attilio Marenzi , Commissario prefettizio per la gestione della ex Casa del Popolo di San Germano Vercellese , le attività patrimoniali di pertinenza del disciolto ente "Casa del Popolo" , le quali con decreto prefettizio n 7159 del 03-06-1933 XI furono devolute in parti uguali ai Sindacati Fascisti dell'Agricoltura e ai Sindacati Fascisti dell'Industria. Le predette attività erano costituite da ; 1 fabbricato in San Germano acquistato nel 1921 e 1 libretto di risparmio n 2072 Cassa Risparmio Postali San Germano per lire 7281.73 e da contanto per lire 1132.92. Con tale documento dunque , si concludeva un lungo corso di pratiche durato ben due diverse gestioni commissariali , sancendo l'appropriazione da parte dei sindacati dei beni mobili e immobili appartenuti all'associazione.

 

L'AVVENTO DEL FASCISMO

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Carlo Rossetti

Cav . Alessandro Angela

Come conseguenza della marcia su Roma e dell'avvento del fascismo in Italia , il Sindaco Carlo Rossetti (soprannominato il Principe Rosso per la sua militanza nel Partito Socialista e per la sua attiva partecipazione ai moti contadini del primo ventennio sangermanese )che aveva retto la poltrona da Sindaco dal 1914 , viene esautorato dall'incarico e sostituito da un commissario prefettizio , poi anche a San Germano il 22 Marzo 1923 venne insediata in Municipio l' Amministrazione Fascista . Da quel giorno prima come Sindaco e poi come Podestà , a capo del Comune di San Germano Vercellese viene insediato il Geom. Cav. Alessandro Angela , che reggerà le sorti del Comune fino alla Liberazione

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

ONB balilla San Germano Vercellese 313 legione 12 centuria

Nel 1929 venne costituita la provincia di Vercelli. Nell'organizzazione della nuova provincia si inserì anche la riorganizzazione dell'Opera nazionale Balilla sotto la presidenza del comm. Ermanno Rivetti. Le tre legioni provinciali erano una a Vercelli (la 313a legione "Riccardo Celoria"), una nella Valsesia, una nel Biellese; ogni ex capoluogo di mandamento doveva essere sede del comando di centuria, ogni tre o quattro ex mandamenti dovevano costituire una coorte con sede dove aveva la residenza il comandante la coorte stessa, ogni Comune doveva provvedere (in base al regolamento generale dell'Onb) una sede per gli Avanguardisti munita di sala di lettura e di palestra. A San Germano venne costituita la 12° centuria appartenente alla 131° Legione di Vercelli. La sede venne poi costruita a metà degli anni 30 nelle Nuove Scuole con accesso diretto alla palestra. ( Attuale ingresso dell'edificio scolastico su Via Circonvallazione).

Ancora visibili negli anni 60 erano i muretti per le esercitazioni ginniche adiacenti all'attuale Campo Sportivo.

 

L'Organizzazione  Nazionale Balilla
Dopo un primo periodo sperimentale, l'ONB venne stabilmente suddivisa, per età e sesso, in vari corpi Corpi maschili: figli della lupa: dai 6 agli 8 anni; balilla: dagli 8 ai 14 anni (escursionisti fino ai 12 anni, poi moschettieri); avanguardisti: dai 14 ai 18 anni (moschettieri fino ai 16 anni, poi mitraglieri). Corpi femminili: figlie della lupa: dai 6 agli 8 anni; piccole italiane: dagli 8 ai 13 anni; giovani italiane: dai 13 ai 18 anni.

Alle dipendenze dei Comitati Provinciali operavano i Comitati Comunali, costituiti da un Presidente ed un numero di consiglieri variabile a seconda della popolazione del comune oppure, nei soli comuni più popolosi, dai Comitati e Sottocomitati Rionali. A San Germano Vercellese le attività dei vari Gruppi e l’insieme di attività culturali e sportive che, durante il fascismo in Italia, venivano obbligatoriamente svolte nel pomeriggio del sabato, giorno in cui la giornata lavorativa e scolastica finiva alle 13:00. I passatempo del sabato erano organizzati dall’Opera Nazionale Balilla e da quella del Dopolavoro, che tenevano lezioni di dottrina fascista, esercizi ginnici e una serie di esercitazioni militari e paramilitari. Alcune attività erano svolte presso l'Oratorio Parrocchiale , mentre le più impegnative si concentravano presso il Campo Sportivo. Ancora fino alla fine degli anni 60 erano ancora visibili i tre muretti di varie altezze adibiti alle prove di arrampicamento.

La parte a est delle Nuove Scuole viene nel progetto iniziale destinato come sede a San Germano della ONB , contigua alla palestra per le esercitazioni ginniche , non svolse per molto le sue funzioni.

Furono anni non facili a San Germano , agli atti di ritorsione dello squadrismo fascista verso quello che erano stati gli attivisti del movimento socialista sangermanese , si sommarono dei gravi fatti di sangue che impressionarono la popolazione del nostro borgo :

La sera del 4 Novembre 1923 presso la sua abitazione sita in località Frazione Strella , viene ucciso a badilate  Carlo Fassio , tenace assetore dell'idea fascista tra i rurali.

Il fatto nelle cronache dell'epoca

Vercelli, 9 luglio. La notte del 5 novembre 1923, mentre rincasava nella frazione Strella di Sangermano Vercellese, il rurale meccanico Carlo Fassio, valoroso combattente della grande guerra e fra i primi fascisti del luogo, veniva assalito e ucciso a colpi di badile dai comunisti. Sul luogo del sacrifizio del Caduto fascista dinanzi alla tenuta Capriasco con l'intervento del Segretario Federale, del generale Brandimarte comandante la zona delle camicie nere, del rappresentante del Prefetto, delle altre autorità di Vercelli e di San Germano, è stata inaugurata stasera una stele che ricorderà per sempre l'olocausto di Carlo Fassio. Per la austera' cerimonia sono convenuti da San Germano, da Vercelli e da tutti i vicini Comuni dell'agro rappresentanze di forze fasciste, della Milizia e della G.I.L., e la popolazione del Comune. Allo squillo di attenti è stata scoperta la stele eretta dal Comune di San Germano su progetto del prof, architetto Mombello di Vercelli

 

Il 2/3 Marzo 1945 prelevati dalla loro abitazione e accusati ingiustamente di spionaggio , sono  fucilati dopo essere dopo essere stati barbaramente torturati da un gruppo di partigiani , i coniugi ; Galli Anselmo di 43 anni (capostazione a San Germano )e Rosso Nerina  di 35 anni .

 

Elenco dei nati o residenti sangermanesi segnalati alla Questura di Vercelli come antifascisti o sovversivi nel periodo fascista

Nome Luogo di nascita Anno di nascita Residenza Professione Tipo di segnalazione
Anselmino Giacomo Torino 1908 San Germano Vercellese Operaio Comunista
Bacco Ernesto San Germano Vercellese 1910 Cavaglià Muratore Comunista
Boggio Guido San Germano Vercellese 1902 San Germano Vercellese Commerciante Comunista
Brunetti Angelo San Germano Vercellese 1893 San Germano Vercellese Bracciante Comunista
Chiappo Corrado San Germano Vercellese 1908 San Germano Vercellese Operaio Comunista
Cornalino Francesco San Germano Vercellese 1903 San Germano Vercellese Verniciatore Comunista
Cussotto Antonio San Germano Vercellese 1892 San Germano Vercellese Operaio Comunista
Fiorio Domenico Casanova Elvo 1916 San Germano Vercellese Contadino Antifiscista
Francese Oclerico San Germano Vercellese 1877 San Germano Vercellese Contadino Antifascista
Ghittino Antonio San Germano Vercellese 1877 San Germano Vercellese Ferroviere Comunista
Giorchino Pietro Carlo San Germano Vercellese 1889 Francia Meccanico Socialista
Giuliano Giuseppe San Germano Vercellese 1882 San Germano Vercellese Muratore Socialista
Guarco Pietro Vercelli 1889 San Germano Vercellese Assistente agricolo Antifascista
Leone Francesco San Germano Vercellese 1888 - - Socialista rivoluzionario
Lungo Natale San Germano Vercellese 1885 Biella Carrettiere Socialista
Mairone Antonio San Germano Vercellese 1900 Torino Tornitore Anarchico
Marocchino Francesco San Germano Vercellese 1885 Olcenengo Agricoltore Antifascista
Martinotti Valindoro San Germano Vercellese 1900 Vercelli Muratore Sovversivo
Massetti Agostino San Germano Vercellese 1895 San Germano Vercellese Muratore Socialista
Pasteris Giacomo San Germano Vercellese 1893 San Germano Vercellese Pescatore Antifascista
Porcellana Germano San Germano Vercellese 1926 San Germano Vercellese Contadino Antifascista
Rosso Giuseppe San Germano Vercellese 1926 Crova Panettiere Antinazionale
Santagostino Lorenzo San Germano Vercellese 1904 Torrazza Piemonte Garzone di campagna Antifascista
Testa Giovanni Giuseppe San Germano Vercellese 1884 Torino Venditore ambulante Comunista
Bibliografia - I Fascicoli dei sovversivi e degli antifascisti ; Biellesi , Valsesiani e Vercellesi - Maurizio Cassetti - Archivio di Stato di Vercelli - 2004