San Germano e il Cardinale Aldobrandini

 

 

Nella primavera del 1609 , Don Giovanni di Mendozza  , essendo ormai la sua vita e i suoi interessi concentrati altrove avrebbe trovato più conveniente restituire il  Marchesato al Duca di Savoia e farsi concedere in cambio un assegnazione "sopra le mesate che Sua Maestà fà pagare a Sua Altezza in Milano" . E per i Sangermanesi arriva la notizia che dovranno di nuovo cambiare padrone. Verso la metà di Luglio del 1609 arriva a San Germano , portato dal consigliere Orazio Castelnuovo, l'avviso al Consiglio di San Germano che il Duca Carlo Emanuele I , riavuto il Borgo dal Mendozza lo volesse alienare al Cardinale Aldobrandini .

Il nome del Cardinale Aldobrandini viene sicuramento in mente al Duca per onorare un debito di riconoscenza ( era stato così anche per Don Giovanni di Mendozza ) . Nel sett. 1588 Carlo Emanuele I occupò le terre del marchesato di Saluzzo ; falliti i due tentativi compiuti dal duca di Lesdiguières (1592 e 1594) per riconquistare il marchesato alla Francia, nella Pace di Vervins (1598) si convenne che il duca di Savoia continuasse a occupare quelle terre fino al regolamento della questione, che fu demandato all’arbitrato del pontefice.

A Clemente VIII fu offerta anche la mediazione di pace tra Enrico IV di Francia e il duca di Savoia Carlo Emanuele. Egli fu lieto dell'incarico ricevuto, ma ben presto comprese tutta la difficoltà del compito assunto e capì anche che non sarebbe riuscito ad accontentare nessuno dei due contendenti perché il francese voleva ad ogni costo riavere il marchesato di Saluzzo e il duca non intendeva cederglielo. Allora, approfittando delle nozze di Enrico IV con Maria de' Medici, mandò in Francia, il cardinale Pietro Aldobrandini, suo nipote, per benedire gli sposi ed iniziare i negoziati di pace. L'opera del legato pontificio non fu facile; questo dovette lottare contro le difficoltà opposte da tutti coloro che avevano interesse a non far concludere l'accordo e specialmente contro l'ostinazione di Carlo Emanuele, che non voleva a nessun costo cedere il marchesato di Saluzzo e voleva uscire con nessuna o poca perdita di territorio. Finalmente però l'opera del cardinale Aldobrandini fu coronata dal successo e il 17 gennaio 1601 fu firmato il Trattato di Lione. Il duca di Savoia cedeva al re di Francia la Bressa, il Bugey, il Valromay, Chàteau-Dauphin ed altri luoghi minori sulla riva del Rodano; Enrico IV cedeva al principe sabaudo il marchesato di Saluzzo, le piazze di Cental, De Monts, Roque-Esparvière e il ponte di Gresin; infine il re e il duca si restituivano le fortezze e i territori occupati durante la precedente guerra e si obbligavano di mantenere rapporti di amicizia e di buon vicinato.

Nello stesso periodo che Don Giovanni di Mendozza rendeva il Marchesato di San Germano al Duca Carlo Emanuele I , il Cardinale Aldobrandini si trovava ospite in Savoia del Duca , fuggito in Piemonte a causa di un suo dissidio col Cardinale Caetani , legato di Ravenna.

Subito il Consiglio sangermanese , ordinò tosto che si ricorresse al Duca con le scritture e i privilegi , e partirono per Torino il Castelnuovo e Gio Francesco Corbellino in compagnia di due avvocati , ma nessuna decisione venne presa perchè il Duca aveva affari più urgenti da sbrigare e la decisione non venne subito presa  anche perchè il Cardinale Aldobrandini nel frattempo risolte le sue questioni col Cardinale Caetani , lasciva il Piemonte e rientrava a Roma . Nell'anno successivo ( 1610 ) pervenne un maggiore offerta da parte del cavaliere Giulio Cesare d'Agliè e S.Martino , disposto a pagare fino a ventimila ducatoni per il Marchesato di San Germano e Carlo Emanuele I avendo un urgente bisogno del denaro , necessario ai preparativi per la nuova guerra che si stava profilando , cede il Borgo al nuovo offerente.

 

Pietro Aldobrandini ( 1563 - 1621 ) Cardinale diacono di San Nicolò in Carcere e poi di S. Maria in Trastevere , nipote di Clemente VIII , sostenne onorevoli cariche e legazioni ed ebbe parte nelle trattative tra il Papa , Francia e Savoia per il Marchesato di Saluzzo .

 Negli annali di Casa Savoia compare l'infeudazione al Cardinale Aldobrandini come effettivamente avvenuta anche se per un brevissimo periodo

Origini e progresso delle instituzioni della monarchia di Savoia - Di Luigi Cibrario Torino - Stamperia Reale - 1855

Don Giovanni di Mendozza e il Marchesato di San Germano - 1899 - Luigi Rollone