L'ATTENTATO DEL 1879

 

Nel giorno 17 del corrente mese (APRILE 1879), allorchè la « Famiglia Reale entrava in Napoli in mezzo ad un immenso popolo esultante che acclamava quei Principi cui da lungo tempo anelava di a volgere il saluto ed il plauso del suo omaggio leale, Sua Maestà il Re « fu oggetto di un esecrabile attentato.

« Poco dopo che il corteggio reale era uscito dalla stazione della strada « ferrata, giunto al Largo della Carriera Grande, un individuo di sinistro « aspetto si lanciò alla portiera della carrozza reale con mano armata di < un coltello, l'impugnatura del quale teneva ravvolta in un drappo rosso. « Un rapido movimento di Sua Maestà il Re, che con perfetto sangue « freddo si mise in difesa, sviò il colpo scagliatogli dall'assassino, non « tanto però che non ricevesse una scalfittura nella parte superiore esterna « del braccio sinistro. In pari tempo Sua Maestà colpì vigorosamente, colla « sciabola nel fodero, il capo dell'aggressore; e l'onorevole Cairoli, presi« dente del Consiglio dei ministri, che trovavasi di fronte al Re nella carrozza reale, con un moto istantaneo si lanciò fra il Re e l'assassino che « gli vibrò un colpo nel centro della coscia destra. Ma l'onorevole Cairoli « afferrò il delinquente pei capelli intanto che quest'ultimo agitava fu« riosamente il coltello, e non lo lasciò se non quando il capitano dei corazzieri, spingendo innanzi il cavallo, ebbe dato un colpo di sciabola « alla testa dello scellerato, ed una guardia municipale, un sotto-brigadiere delle guardie di pubblica sicurezza ed un cittadino s'impadronirono di lui.

 

                         IL POPOLO SANGERMANESE RIMASTO SCOSSO DAL VILE ATTENTATO , ESULTA PER LO SCAMPATO PERICOLO