CAPITANI  DI  VENTURA

sul territorio Sangermanese

Condottiero

Periodo

Attività

GHERARDINO SPINOLA  Di Genova. Ghibellino. Signore di Lucca, Montecatini, Pescia e Tortona.

1346

Si sposta nel vercellese ai danni del vescovo del capoluogo: ha per trattato Costanzana ed a forza Puliaco, Viverone e San Germano Vercellese.

 

FACINO CANE  (Bonifacio Cane) DI Santhià o di Casale Monferrato. Conte di Biandrate. Ghibellino. Signore di Alessandria, Pavia, Como, Valenza, Vercelli, Piacenza, Novara, Tortona, Galliate, Borgo San Martino, Varese, Gavi, Castano Primo, Castiglione Olona, Cassano d'Adda. Fratello di Filippino, zio di Luigi, genero di Ruggero Cane.

Ott 1399

Riceve 6000 fiorini di paghe arretrate, si riversa con violenza nel biellese e nel Canavese. Affronta Rodolfo di Gruyères e si abbatte sui paesi dipendenti dalla castellania di Santhià: Carisio, Balocco, Villarboit, Buronzo, Greggio, Tronzano Vercellese, San Germano Vercellese e Santhià.

Mar 1401

Si trova tra Verrua e Santhià; respinge un attacco portato da Bonifacio di Vallide con gli abitanti di Santhià, di San Germano Vercellese, di Tronzano Vercellese e di Buronzo.

Nov 1401

Rientra in Piemonte, riprende le scorrerie nei territori sabaudi e nell'astigiano, insidia San Germano Vercellese.

   ROBERTO DA SAN SEVERINO (Roberto da San Severino d’Aragona) Conte di Caiazzo, marchese di Castelnuovo. Signore di Lugano, Mendrisio, Colorno, Pontecurone, Cittadella, Montorio Veronese, Solaro. Figlio di Leonetto; padre di Giovan Francesco, Galeazzo, Gaspare, Antonio Maria, Giulio e del Faccendino; nipote di Francesco Sforza; suocero di Francesco Maria Torelli, Cristoforo Torelli, Lucio Malvezzi e Guido dei Rossi. Cavaliere dell’ordine dell’Ermellino Nov 1476

Combatte le truppe del  reggente del ducato di Savoia Filippo di Bresse e quelle del duca di Borgogna Carlo il Temerario. Attraversa il Sesia con 3000 cavalli, avanza fino ad Asigliano Vercellese ed assedia in San Germano Vercellese Michele di Piemonte, che vi si è rinchiuso con 2 figli e 900 fanti. Dopo cinque giorni di intenso fuoco di artiglieria sono respinti due gagliardi assalti; il San Severino chiede la resa ed al suo rifiuto ricomincia il bombardamento. I terrazzani si arrendono a patti ed egli fa prigioniero il capitano avversario con i figli.

 

GIAN GIACOMO DA TRIVULZIO  Detto il Magno. Di Crema. Guelfo. Conte di Musocco, Belcastro e Pezenas; marchese di Vigevano; barone di Loir; duca di Melfi e di Venosa. Signore di Castell’Arquato, Vespolate, Trecate, Bassignana, Castelnuovo Scrivia, Chiavenna, Musso, Garlasco. Figlio di Antonio; padre di Gianniccolò, Gianfermo e Camillo; cugino di Teodoro, nipote di Renato; suocero di Ludovico della Mirandola e di Antonio Maria Pallavicini.

Nov 1476

Combatte le truppe del duca di Borgogna Carlo il Temerario. E’ con Roberto da San Severino all’assedio di San Germano Vercellese. In un assalto alle mura portato con le scale, è ferito e fatto precipitare nel fossato.

 

SIGISMONDO BRANDOLINI  Di Forlì. Conte di Castelnuovo Fogliani. Signore di  Castell'Arquato. Figlio di Tiberto, fratello di Leonello, cugino di Giovanni.

Nov 1476

Si trova all'assedio di San Germano Vercellese.

 

PIETRO DAL VERME  Conte di Carmagnola. Signore di Bobbio, Voghera, Castel San Giovanni, Mandello del Lario, Varenna e Bellano. Figlio di Luigi, fratello di Taddeo, padre di Federico e Jacopo.

Nov 1476

Affianca Roberto da San Severino all’espugnazione di San Germano Vercellese.

 

LUDOVICO DA BIRAGO  Di Milano. Signore di Verolengo. Fratello di Carlo e di Girolamo, cognato di Marco Antonio da Cusano.

 

1537

Contrasta gli avversari tra San Germano Vercellese, Santhià e Chivasso.

 

1543

Fallisce un suo trattato per avere Volpiano che viene scoperto da Alfonso d'Avalos; propone allora al Bouttières di conquistare Crescentino, San Germano Vercellese e San Giacomo. Partecipa ad un consiglio di guerra, in cui si decide di distruggere un  ponte di barche nei pressi di Carignano: l'azione è condotta da Biagio di Montluc .

1544

Attraversa la Dora Baltea con il Tes; alla testa di 5000 fanti si impossessa con un  fiero assalto di Crescentino e di San Germano Vercellese, cattura il capitano milanese Francesco della Croce e lo lascia libero.

1558

Viene respinta una sua incursione su San Germano Vercellese.

CARLO DA BIRAGO  Di Birago. Fratello di Ludovico e di Girolamo 1544

Prende parte all'assalto contro San Germano Vercellese.

TOMMASO CARACCIOLO 1615

Tommaso Caracciolo con una guernigione assai ben gagliarda fu messo da Don Pedro da Toledo a presenziare la Piazzaforte di San Germano. Ciò faceva per istrignere Vercelli, e farvi crescere dentro la strettezza del vivere.l Caracciolo, guerriero d'intera fama, sostenne la riputazione di Spagna nella difesa di San Germano. Stando sempre egregiamente apparecchiato , e spesso uscendo fuora, non solo interruppe ai principi Vittorio e Tommaso mandati dal padre, il consiglio di assediarlo e fargli danno, ma afflisse in maniera le loro genti che ne mori la maggior parte; e tagliando le strade, ed occupando le provvisioni, e facendo gravi esazioni ai paesani messe Vercelli in istrettezze maggiori.

GIOVANNI DE MEDICI 1617

 In Piemonte, colle truppe di D. Pietro di Toledo, fece parte del presidio di S. Germano terra del Vercellese, la quale (essendone governatore il marchese Tommaso Caracciolo), assediata dai Piemontesi nel 1617, fu dalla guarnigione bravamente difesa malgrado la penuria dei viveri, cosicché dovettero gli assedianti levarne il campo.