CARLO BOLGE'

(1835 - 1908)  

IMPRENDITORE - FILANTROPO

  Di estrazione sociale modesta, a 6 anni, fu costretto a seguire il padre, un venditore ambulante di derrate agricole, senza poter frequentare la scuola. A 13 anni a causa della cattiva condotta del genitore, con 80 lire in tasca lasciò Melegnano per andare a lavorare alle dipendenze di un venditore ambulante di merci. Dopo 6 mesi, appreso il mestiere, riempì un sacco di chincaglierie e partì per Milano, per vendere di borgo in borgo la merce. Nonostante le difficoltà che il padre continuava a creargli, riuscì ad affermarsi. A San Germano Vercellese, la terra della risicoltura, diventò in breve tempo il "re del riso". Costruì il primo grande stabilimento per la brillatura del riso. Trovò modo di trarre profitto anche dalla gluma, che prima durante la brillatura veniva buttata. La sua attività si estese. Dal nulla diventò uno dei più importanti industriali d'Italia. In seguito i figli, portando avanti l'opera del padre, costituirono prima la ditta F.11i Bolgè di Carlo, poi la Società industriale commerciale italiana risi, cereali e amidi (con sede a Milano).

Nel 1865 - Viene realizzato a San Germano lo stabilimento per la brillatura del riso a cui in seguito ne sarà realizzato un altro all'entrata del paese lato Torino.

Nel 1881 - Partecipa all'Esposizione industriale italiana del 1881 a Milano e viene menzionato per essere all’avanguardia nel campo dell’assicurazione contro gli infortuni degli operai sul lavoro. Infatti, proprio a causa della coltivazione del riso, si era sviluppata una fiorente industria della lavorazione del prodotto, soprattutto per quanto riguarda le macchine e attrezzi agricoli.

La casa Carlo Bolgè di S. Germano Vercellese presso Milano ha sottoposto alla pratica igienica i suoi prodotti speciali: Amidi e Ciprie. Queste preparazioni che hanno certamente una larga applicazione negli usi industriali e nell'igiene domestica, sono introdotte in commercio anche da altre case italiane e straniere, però non so se con un successo pari a quello ottenuto dalla casa Bolgè, premiata con più medaglie di oro in varie esposizioni agrarie e igieniche.

Nel 1889 venne autorizzata al Bolgè la simultanea cessione dei molini Grosso e Da-Terra in S. Germano Vercellese , i due mulini situati rispettivamente sulla roggia Molinara e sul Naviglio d'Ivrea , fornivano la necessaria forza motrice per la produzione nei due stabilimenti.

Carlo Bolgè fu uno dei principali benefattori della locale Società Operaia di Mutuo Soccorso e nei suoi stabilimenti impiegava un certo numero di donne sangermanesi .

Nel 1900 La società si trasforma in SOCIETA' INDUSTRIALE COMMERCIALE ITALIANA Questa nuova Società, costituita col capitale di L. 2.500.000 in azioni da L. 200 l'una, La durata della società è fino al 30 giugno 1925.La nuova società rilevò gli stabilimenti e le aziende dei signori Carlo Bolgè e fratelli Bolgè di Carlo, consistenti in opifici a Sampierdarena, a San Germano Vercellese, Lodi, Melegnano e Bologna, per la lavorazione del riso ed uno a San Germano per la fabbricazione di amido e cipria di riso. Venne nominato presidente del Consiglio d'amministrazione il sig. Carlo Bolgè e direttore generale il sig. Carlo Sacchi.

L'8 Settembre 1907 Carlo Bolgè viene nominato Cavaliere del Lavoro , un anno prima della sua morte.

Le due riserie Bolgè a San Germano Vercellese in una rara cartolina d'epoca

Milano - Cimitero Monumentale - Monumento Bolgè - Scultori (Bialetti e Labò)

Fra le personalità più spiccate del nostro ceto industriale milanese per la pilatura e brillatura del riso, emerge certamente il signor Carlo Bolgè, di cui presentiamo al pubblico, i virili lineamenti.

Commerciale ed agricoltore, uomo d'attività straordinaria e di larghi e pronti concetti egli presentì, or son trent'anni, lo sviluppo a cui era chiamata l'industria della brillatura del riso, e da principio con modeste risorse, e poi, con grandi mezzi accumulati dal successo seppe portarla agli ultimi limiti della perfezione; ed oggi ancora, i suoi Brillatoi di Sampierdarena, di S. Germano Vercellese e di Lodi sono citati a modello come i più importanti d'Italia e conosciutissimi anche all'estero ove viene esportata molta parte del riso brillato prodotti dai medesimi.

E tutto ciò egli fece, ed ottenne senza il concorso dell'arte, diremo così tecnica, ma colla sola passione della propria industria, che gli faceva intravvedere tutte le vie conducenti al perfezionamento e al successo, e senza neanche aspirare a quelle soddisfazioni morali, che nessun governo rifiuta a chi come lui ha portato tanta mole di lustro e di utile, al proprio paese.

Tutt'altri che lui, e non della sua tempra, a quest'ora avrebbe già chiesto ad un onorato riposo le soddisfazioni di una così lunga ed utile carriera; ma il signor Bolgè è di quelli che lottano fino agli estremi, ed oggi egli chiede ancora al lavoro i più grandi conforti della sua vertiginosa esistenza.

La sua attività cerca però di esplicarsi ora in altre nuove industrie, e con giusto pensiero egli ha voluto che i proprii figli, lui vivente, continuassero per loro conto le onorate tradizioni paterne, e sotto la Ditta Fratelli Bolgè di Carlo, i signori Alfredo ed Arsace Bolgè presentemente conducono gli stabilimenti di Sampierdarena e S. Germano Vercellese, ed ammaestrati ad una tal scuola, non possono che seguire il luminoso tracciato del proprio padre, aumentando alla loro volta il tesoro di perfezionamenti industriali lasciato da lui.