Confraternite Religiose a San Germano
Esistenti già nel primo medioevo le prime confraternite erano composte dal clero della città, mentre quelle formate da laici si inizia ad avere prove sicure solo nel XII secolo, nel pieno vigore dell'epoca comunale in Italia. A seconda dell'importanza della confraternita si ritrovavano su un altare, o in una cappella, o un oratorio, per compiere le pratiche religiose, sotto la guida di un capo e di un sacerdote. Durante questi incontri spesso venivano lette le sacre scritture in lingua volgare, venivano fatte delle rappresentazioni delle scritture per il popolo. Oltre a queste pratiche religiose i confratelli avevano il compito di assistere gli infermi, il suffragio, di organizzare i funerali dei defunti, la carità verso i poveri e gli stranieri, la raccolta di somme da destinare alle elemosine per gli orfani, per le ragazze senza dote. Come nei secoli precedenti, anche in questi due secoli si ebbe una grande fioritura delle confraternite, con alti numeri di iscritti, fondazione di alte confraternite. Si sviluppano le confraternite elitarie, quelle di più antica fondazione, mentre le nuove erano più popolari e aperte.Nel Seicento si ebbe un notevole impegno da parte dell'autorità vescovile di aumentare il controllo sulle confraternite. Non tante confraternite furono disposte alla revisione dei propri statuti e ne chiesero l'approvazione da parte delle autorità ecclesiastiche. Esempio fu il controllo sulle nuove confraternite, difatti non si volle che venissero a crearsi troppe compagnie nella stessa zona, soprattutto se simili. Il 7 dicembre 1604 il Papa Clemente VIII emanò la bolla Quaecumque, il più forte atto di controllo episcopale: tutte le associazioni dovevano sottomettersi al controllo dell'autorità vescovile, nessuna poteva nascere senza il nulla osta dell'autorità ecclesiastica e senza sottomettersi alla disciplina, inoltre nessuna confraternita poteva unirsi ad un'arciconfraternita senza l'autorizzazione episcopale. In questo periodo si ha il consolidarsi delle confraternite e della loro funzione sociale, difatti ricevevano beni, terreni, facevano questue, organizzavano messe in suffragio dei defunti.
Amedeo VIII di Savoia, detto il Pacifico (Chambéry, 4 settembre 1383 – Ripaille, 6 gennaio 1451), fu Conte e poi Duca di Savoia, Principe di Piemonte e di Acaia, Conte d'Aosta, Ginevra, Moriana e Nizza, fino al 1440. Dal 1439 al 1449 fu l'ultimo antipapa, con il nome di Felice V. |
La Confraternita del Santo Spirito L’Ordine di Santo Spirito conobbe una grande diffusione in tutta Europa, fin dagli inizi del XIII secolo. Numerose furono le strutture di accoglienza e assistenza in favore dei poveri, dei malati e dei bisognosi che vennero fondate o affidate alle cure dell’Ordine. Così come numerose furono le chiese, i monasteri e altre istituzioni religiose che si affiliarono all’Ordine, divenendone membri a tutti gli effetti. Tale successo fu in buona parte dovuto alle notevoli prerogative spirituali, oltre che materiali, che nel corso del tempo furono attribuite o riconosciute al Santo Spirito da parte dei pontefici. E dunque non solo le molteplici indulgenze, ma anche l’esenzione da im-poste, tasse e decime e persino l’immunità dalla locale giurisdizione episcopale. Accanto all’Ordine si sviluppò rapidamente la Confraternita del Santo Spirito, ammessa anch’essa a godere dei numerosi privilegi di esenzione materiale e spirituale, in particolare quello delle indulgenze e della remissione dei peccati in articulo mortis. In cambio di prerogative così ampie si chiedeva a coloro che sceglievano di far parte del pio sodalizio il pagamento di un semplice tributo. Oltretutto, dalla seconda metà del XVsecolo, non solo la quota fissa di entrata venne abolita (lasciandola di fatto correlata alle reali capacità contributive del singolo o dell’istituzione che decideva l’affiliazione), ma fu permessa anche l’iscrizione per procura(restando comunque garantita la possibilità di lucrare i privilegi spirituali e materiali connessi all’ammissione). In Piemonte la diffusione delle Confraternite del Santo Spirito ebbero ampia diffusione sotto l'impulso di AmedeoVIII , in quasi tutti i borghi del Ducato vennero istituite con lo scopo di dare un aiuto concreto ai poveri . Avevano anche l'obbligo di mantenere un coro e avere cura di una navata della chiesa. In San Germano ne abbiamo notizia già nel XV secolo ed era antica consuetudine della Confraternita del S.Spirito , fare la distribuzione di segale e di vino ai poveri del paese nella festa della S.Croce , della Pentecoste e della Pasqua. anche L'elemosina di Maggio e la distribuzione di pane che solevasi fare in diverse epoche dell'anno .A tali consuetudini sembra derivare l'attuale usanza durante il Carnevale , della distribuzione dei fagioli. Con l'editto del 6 agosto 1716 il Re Vittorio Amedeo II istituisce le Congregazioni di Carità a cui vengono fatte confluire le varie istituzioni caritatevoli , tra cui la Confraternita del Santo Spirito . Nel nostro borgo i beni derivati da antichi lasciti catastali vennero fatti confluire nella nuova congregazione. Nigra Pietro, Commemorazione storica dell' illustre Borgo di Santhià. Vercelli, 1874 Don Francesco Opezzo - Cenni Storici - Opere e Uomini Illustri - Vercelli 1929 |
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Vittorio Amedeo II |
Anche a San Germano altre confraternite religiose ebbero ampia diffusione . Abbiamo le prime notizie riguardanti la Confraternia della SS Trinità.nel XVII sec. , a cui era dovuta la cura della Chiesa omonima ( Crollata e poi demolita nel 1951 ) e della reliquia della "mano sinistra" del Beato Antonio Della Chiesa , custodita in una teca d'argento e annualmente esposta alla devozione dei fedeli. la Confraternita del SS Sacramento aveva invece cura della Chiesetta del SS. Sacramento ( ora detta del Corpu Domini) , posta a lato della Chiesa Parrocchiale , di questa confraternita non si ha più menzione agli inizi del 1900. Di più recente costituzione probabilmente sono ; la Confraternita del Corpus Domini ,la Società del Suffragio, e la Confraternita della Madonna del Rosario . Nel 1811 il governo Napoleonico decise di sopprimere tutte le confraternite con l'eccezione di quelle del Santissimo Sacramento e prescrisse l'unione dei beni confraternali alle chiese parrocchiali. Dove tali leggi furono applicate alle confraternite fu confiscato il loro patrimonio. Solo quelle che hanno un carattere prettamente di culto riescono a sopravvivere. Solo dopo il 1820 le confraternite riniziano la loro attività , si ha notizia nel1818 di" ... petizione dei fabbricieri di San Germano di Vercelli, per la restituzione dei loro beni, dopo le soppressioni francesi". Nel 1932 con Decreto Governativo del 14 ottobre le confraternite passano sotto il controllo amministrativo delle autorità ecclesiastiche , citando in elenco le due confraternite Sangermanesi ; Confraternia della SS Trinità e Confraternita del Corpus Domini. Rimane da ricordare la Congregazione degli Artisti , non propriamente di carattere religioso ma nata nel 1730 sotto il patrocinio del Beato Antonio Della Chiesa e nel giorno della Festa di tale congregazione era uso esporre il quadro che raffigurava il Beato sull'altare maggiore della Chiesa , circondato da lumi. ,
La Confraternita del Suffragio
Di questa confraternita si hanno notizie dai primi dell'800 , all'atto della collocazione dell'urna del Beato Antonio nella Chiesa Parrocchiale nel 1812 Per la querele tra il Parroco e la Chiesa, e tra la Confraternita del Suffragio e l'altra eretta a onore del Beato, per lo spostamento del quadro della Madonna del Rosario all'altare del Suffragio, e quello del Suf fragio alla cappella del Rosario, cosicchè per questo cambio di cappelle restino ben distinti e separati i diritti delle due Confraternite, ed il fine a cui sono indirizzate le offerte. La Confraternita era nata probabilmente con la nuova chiesa per cura della cappella del Suffragio ( ora del Sacro Cuore ). Altra curiosa notizia arriva da un Regio Decreto del 1939 , per informazioni relative alle attività della Confraternita
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La tela della Cappella del Suffragio , ora del Sacro Cuore |
Situazione delle Confraternite ai primi dell'800 |
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Congregazione degli Artisti sotto il titolo del B. Antonio |
Ufficiali della Società del Suffragio. |
Ufficiali della Società del SS. Rosario. |
Ufficiali della Confraternita del Corpus Domini. |
Ufficiali della Confraternita della SS. Trinità. |
GIUSEPPE PEROTTI, Priore
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GIOVANNI
ANTONIO
SAVINO, Priore
GIo. BATTISTA RAVA, Procuratore FELICE CIOCCHETTI, Procuratore FRANCESCO LESCA, Procuratore. |
PIETRO SPASSINO, Priore
Medico GIACINTO SCAGLIA, Sotto Priore GiovANNI PETTITI, Procuratore LUIGI NEGRO, Procuratore. |
PIETRO SANTAGOSTINO, Priore GIo. PASSANA, Sotto Priore SCOTTO GIO., Procuratore STEFANO BORASIO, Tesoriere.
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Chirurgo IGNAZIO ZAPILONE, Priore BRUSCO BARTOLOMEO, Sotto Priore Prete DOMENICO BRUSCO, Tesoriere ANTONIO CHIARAMELLA, Procuratore GIOVANNI ROSA, Procuratore.
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Nella Chiesa Parrocchiale , sotto la tribuna che ospita l'Organo Serassi , esistono due contenitori ora adibiti all'impianto di riscaldamento , ma in passato erano in concessione alle confraternite Della Madonna del Rosario e del Corpus Domini per la conservazione dei loro paramenti usati durante le processioni e funzioni religiose. |
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Antiche Confraternite
Poche informazioni ci sono giunte a riguardo delle confraternite più antiche ( XVI e XVII sec. ) , da queste scarne note veniamo a sapere che a metà del XVI secolo viera una Confraternita dedicata a Santa Caterina.
- 20 febbraio 1542 - Battista Donna di S.Germano con suo testamento disponeva di essere sepolto nella parrocchiale " bene et honoriffice" , fanendo lascito alla stessa per restauri ; altri lasciti faceva alle confraternite di Maria Santissima degli Apostoli , di S.Caterina e infine al Monastero di S.Agostino.
- Chiesa e confraternita di Santa Caterina - nel 1602 si tenne un Consiglio generale a cui intervennero 109 capi di casa.
Non è chiaro se la Confraternita aveva un altare dedicato nella Chiesa Parrocchiale o aveva una sua chiesa . Ci è però giunto a noi un quadro dedicato a Santa Caterina , attualmente custodito nella sagrestia della Chiesa Parrocchiale , e probabilmente derivante dai beni dell'antica Confraternita ( considerando la spesa per un opera di un noto pittore vercellese del XVI sec. ).
Matrimonio mistico di Santa Caterina nella sacrestia della Parrocchiale di San Germano vercellese
Nella sacrestia della Parrocchiale di San Germano Vercellese esiste un dipinto uguale (senza le rifilature in alto e in basso) definito "verosimilmente, copia da un originale perduto di Gerolamo Giovenone", di Cristina Mossetti - Bibl - Gaudenzio Ferrari e la sua scuola. I cartoni cinquecenteschi dell' Accademia Albertina, 1982 |