Storia degli Ordini Religiosi in San Germano

Il luogo di S. Germano è ricordato in carta del 18 giugno 1071 che si conserva nell'archivio eusebiano. Il nome stesso del luogo fa supporre che già d'allora vi esistesse chiesa dedicata a questo santo, da cui si denominò il paese. In atto poi del 28 Ottobre 1224, rogato Aimo, è descritto che presso la chiesa di S. Germano gli uomini di questa località giurarono fedeltà a frate Tomaso priore dell'abbazia di S. Andrea di Vercelli . Con bolla dal Laterano Bonifacio VIII nel 1300 prendeva sub protectione S. Petri il monastero e i beni del1'abbazia di S. Andrea, tra i quali vi era pure S. Germano vercellese, ceduto all'abbazia nel 1224 dal card. Guala Bicchieri. E Benedetto XI nel 1304 da Viterbo concedeva ai Sanvittorini di S. Andrea la giurisdizione spirituale nella parrocchia di S. Germano. Pare però che di fatto essi soli fin dal 1224, in cui addi 3O ottobre il cardinale istitui il priore fra Tomaso proprietario reale de' suoi beni di S. Germano, esercitassero ogni autorità civile e religiosa, tantochè nel 1237 monsignor Giacomo De Carnario, amico e benefattore dei Sanvittorini, essendo andato a far loro visita nel castello di S. Germano. dichiarava di aver ciò fatto ratione fraternitatis, non per ingerenza episcopale.L'atto di Benedetto XI fu quindi una ricognizione forse più che una nuova concessione. 1 Sanvittorini assistevano spiritualmente la parrocchia di S. Germano per mezzo di un solo cappellano curato. lo si ricava dalla seguente supplica  del 16 maggio 1390, inoltrata dal popolo di S. Germano alla contessa Bona ed al principe Amerdeo VII conte di Savoia , Santhià e S. Germano per avere un secondo cappellano : ~< Cum sit quod de praesenti in ipsa ecclesia (S. Germani) non sit nisi unicus cappellanus, qui ipsi ecclesiae et populo necessaria in divinis per se minime potest ministrare, prout sicut ipsius ecclesiae et populi S. Germani perlinet et incumbit : igitur.dignemini, placeat et velitis, pietatis intuitu et propter animarum dicti vestri loci S. Germani salvationem, dare in mandatis vestris Capitaneo vicario S. Agathae et S. Germani praesentibus et futuris et eorum loca tenentibns quatenus de uno secundo idoneo capellano serviente in ipsa ecclesia vestris sumptibus et expensis debent providere et qui per continuum ibi faciat residentiam >,.Ed il principe Amedeo esaudiva questa supplica fondando ed erigendo una cappellania all'altare della Concezione della B. V. M. appunto per il mantenimento di un secondo cappellano, che doveva però essere nominato dal principe . Al cappellano fu tuttavia imposto l'onere di una messa quotidiana al detto altare: e per il reddito di questa cappellania fù assegnato alla comunità e popola di dare al cappellano in ogni anno tanto quanto si dava al primo cappellano parroco cioè "sub annuo censu duodecum sestariorum frumenti, duodecim sestariorum siliginis, unius sestarii fasellorum ,  unius sestarii milii ,et unius sestarii panniti , nec non quindecum sestariorum vini novelli ad mensuram videticet Vercellarum , alias S. Agathae ,  percipiendo et 1evando singulis annis per cappellanum praedictum de fructibus ,redditibus , exitibus et proventibus reddituum castri dicti loci S. Germani."  (Questa cappellania fù poi ridotta a beneficio semplice l'anno 1661 con sentenza dell'ill.mo abate Jacopo Antonio Cusano vicario generale capitolare).  Già nel 1372 i Sanvittorini avevano perduta la feudalità temporale di S. Germano, devoluta a1 Vescovo Giovanni Fieschi di Vercelli; tennero tuttavia la cura parrocchiale fino al 1440 in cui rassegnarono ancor questa al vescovo di Vercelli, perchè istituisse il sacerdote da loro presentato. Ma nel 1450, insorta lite sul diritto di patronato dei Sanvittorini, fu terminata con istrumento 16 febbraio 1450, rog. not. Francesco De-Cara, col quale si dichiarò la parrocchia di libera collazione, e d' allora iu poi si addivenne alla nomina del parroco per concorso in forma canonica. Dapprima aveva semplice titolo di rettoria : nel registro dei sinodali del 1474 vi è ricordato che << anno 1474 die XIX nov. solvit p.br. Ioannes rector S. Germani >> In seguito, e cioè prima de1 secolo XVI questa parrocchia fu decorata del titolo di prepositura, perchè negli atti di visita di mons. Giov. Stefano Ferrero ,è annotato : die 17 septem. 1601 visitavit ecclesiam parochialem, praeposituram nuncupatam, tituli S. Germani, oppidii S.Germani. .

Il Convento degli Agostiniani
Anche in questo borgo ebbero un convento i RR. Padri Agostiniani dell'osservanza e congregazione di Lombardia detti della Consolata : vi risiedevano per l' ordinario 6 religiosi, 4 sacerdoti e 2 laici. Alla fondazione contribuirono ; padre Aurelio d'Asti e il sangermanese Consigliere Ducale  , Senatore Pietro Cara con il podestà Giovanni Francesco dei Signori d'Azeglio. per la costruzione del convento e della chiesetta annessa ( su consenso di ambo le parti ; comunità sangermanese e dei frati Agostiniani ) fu assegnato un luogo fuori della Porta , per cui si andava a Vercelli , sopra le rive del Naviglio , che per la vicinanza delle case abitate e per la comodità delle acque fu giudicato attissimo.

Numerosi furono i possedimenti terrieri nel borgo di San Germano , tali possedimenti erano atti alla produzione di ortaggi per il sostentamento della Comunità

Agli inizi del 1600 durante l'assedio di San Germano il convento allora esistente fuori le mura , fondato da padre Aurelio d'Asti nel 1494 venne distrutto, l'allora priore Padre Aurelio Corbellini (1562-1648) fece riedificare il convento , ponendovi la prima pietra nel 1627. Nella chiesa del convento , denominata della Consolazione , vi era un quadro dipinto da Guglielmo Caccia detto il Moncalvo , che raffigurava la Beata Vergine col Bambino in grembo attorniato da angeli e sotto c'era una  figura col piviale ed una fettuccia in mano su cui era scritto Aurelius Corbellinius . In questa chiesetta gli agostiniani com'era loro antica tradizione veneravano la Madonna della Cintura , la cui statua ivi collocata alla soppressione del convento nel 1802 fù portata a Vercelli nella chiesa di San Bernardo , retta dallo stesso ordine religioso . e nel 1812 collocata nella parrocchiale di Vettignè sotto il titolo della Madonna del Rosario . Presso il nostro convento la tradizione vuole fossero conservati gli scritti di teologia e diritto canonico ,  opera theologica , iurisque canonici varia et plurima ,alcuni pubblicati e altri manoscritti , del Beato Antonio Della Chiesa . Purtroppo l'archivio del convento è andato disperso . Si narra inoltre che proprio sulla porta della chiesa della Consolazione fosse dipinta l'effigie del Beato al naturale.Dal convento sangermanese uscirono illustri religiosi , tra cui Aurelio Corbellini (1562-1648) e Padre Fedele da San Germano (.....- 1630), in una adunanza generale tenuta in Ravenna nel 1537 due frati ; Giovanni Antonio e Paolo erano di San Germano. Molti altri frati provenienti da Convento sangermanese andarono poi a ingrossare le fila dei conventi Agostiniani .

Bibliografia - A.Corona - Appunti di storiografia Sangermanese - 2004

 

 

 

 

Ingresso dell'antico Convento

( come tramandato dalla tradizione )

 in Corso Matteotti. 

 

                                       

                                                                                                           

Ingresso dell'antico Convento

( come tramandato dalla tradizione ) lato Naviglio d'Ivrea

DELLE MEMORIE ISTORICHE DELLA CONGREGATIONE OSSERVANTE DI LOMBARDIA DELL'ORDINE EREMITANO DI S. AGOSTINO - di P. DONATO CALVI di Bergamo, Prelato, Viceregente, et Deffinitore perpetuo della stessa Congregatione

in cui s'hanno la vita et gloriose Attioni de suoi primi tre Santi Instituttori,con l'origine della medesima Congregatione, serie di tutti i Capitoli, et Vicarij della stessa, loro meriti, dottrina, et qualità, con la nota de de gl'altri publici Ministri MILANO MDCLXIX

Veniamo a sapere che gli agostiniani del convento sangermanese furono molte volte presenti alle adunanze della congregazione.

 

Anno

Anno  della Congregazione

Luogo dell'Adunanza

Vicario Generale

Partecipante

Sangermanese

1485

XXXVI

III° Capitolo di Brescia

Ven. P. Agostino di Crema

Andrea di S.Germano

1488

XXXIX

III° Capitolo di Bergamo

Ven. P. Agostino di Crema

Andrea di S.Germano

1491

XLII

II° Capitolo di Bologna

Ven. P. Tadeo d'Ivrea

Andrea di S.Germano

1526

LXXVII

V° apitolo di Bergamo

Giovanni Galeazzo di S.Angelo

Anselmo di S.Germano

1540

XCI

V° Capitolo di Modana

MIchele di Castelletto

Nicolò di S.Germano

1541

XCII

VI° Capitolo di Brescia

Tomaso di Carpenedolo

Nicolò di S.Germano

1549

C

I° Capitolo di Reggio

Aurelio di Crema

Nicola di S.Germano

1551

CII

III° Capitolo di Casale

Teodoro di Mantova

Giacomo di S.Germano

1560

CXI

XVIII° Capitolo di Milano

Gabriele di Lucca

Nicola di S.Germano

1595

CXLII

XI° Capitolo di Viadana

Tomaso di Brescia

Fulgentio di S.Germano

1603

CXLVIII

XXX° Capitolo di Milano

Bartolomeo d'Avigliana

Aurelio di S.Germano

1607

CLII

VII° Capitolo di Mondana

Giacomo di Sarnico

Fulgentio di S.Germano

1610

CLV

IX° Capitolo di Brescia

Antonio di Cremona

Aurelio di S.Germano

1613

CLVIII

II° Capitolo di Reggio

Paolo di Calusco

Aurelio di S.Germano

1622/23

CLXIV

XXXIII° Capitolo di MIlano

Alessandro di Viadana

Aurelio di S.Germano

1632/33

CLXIX

V° Capitolo di Pavia

Giovanni Battista di Cremona

Aurelio di S.Germano

1659/60

CLXXXIV

 

Fulgentio di Casale

Fulgentio Vivalda di S.Germano

1661/62/63

CLXXVIII

V° Capitolo di Casale

Donato di Bergamo

Fulgentio di S.Germano

1668/69/70

CLXXX

III° Capitolo di Vercelli

Carlo di Pontevico

Fulgentio Vivaldo di S.Germano

Padre Aurelio d'Asti - Fondatore del Convento degli Agostiniani
Di Padre Aurelio da Asti , fondatore del Convento degli Agostiniani a San Germano si hanno poche scarne notizie . Appartenente agli Agostiniani della Congregazione di Lombardia , viene incaricato nel 1494 di fondare a San Germano il Convento , lo ritroviamo nel 1522 con Frate Agostino Visconti per la fondazione della Cappella del Duca Francesco II Sforza presso il sepolcro di S.Agostino a Pavia . Nel 1539 è associato come  fratello nel  Convento di S.Mostiola a Pavia , di cui avrà l'incarico di priore nel 1546 e 1547.

Oltre queste date non ci sono giunte altre informazioni.

Convento di S.Mostiola a Pavia