Una polemica di fine 800
 

Sulla Gazzetta Piemontese ( quotidiano liberale di tandenza progressista ) del 17-18 Novembre 1888 apparve un lungo e preoccupato articolo di fondo , che prendeva spunto da un appello giunto dalla Società Cooperativa di San Germano Vercellese . L'appello rivolto al primo ministro Francesco Crispi , per chiedere l'adozione di misure protettive del lavoro. In primo luogo la garanzia del lavoro per tutto l'anno e la fissazione di Francesco Crispi , per chiedere l'adozione di misure protettive del lavoro. In primo luogo la garanzia del lavoro per tutto l'anno e la fissazione di di minimi salariali -

Il giornale rispose in un articolo -l'espressione di un comunismo e di un collettivismo pericoloso che s'infiltra nelle nelle classi lavoratrici è da considerare alla stregua di violenze rivoluzionarie che si possono predicare sulle pubbliche piazze per eccitare l'odio fra le classi.

Gli estensori dell'appello, responsabili della Società cooperativa di S. Germano Vercellese, scrissero al giornale dicendosi amareggiati per le accuse di socialismo o anarchismo , e chiamando a testimoni della loro opera più che moderata le autorità pubbliche ; ma aggiunsero anche : " Se chiedere del pane e del lavoro è essere rivoluzionari , non abbiamo allora altra via fuorchè morire in casa della fame senza parlare ?

 
Con la penna e con la lima: operai e intellettuali nella nascita del socialismo torinese : 1889-1893