FRANCESIO FRANCESCO ( 1704 - 1768 ) |
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SACERDOTE - BENEFATTORE
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FRANCESIO FRANCESCO nato in San Germano nell’anno 1704 , dopo d’avere amministrata in qualità di priore la parrocchia di Campiglia col titolo di vicario foraneo di tutta la valle Andorno per lo spazio di anni trentatré , morì il 23 marzo 1768.
Nell’esercizio del parrocchiale ministero , con zelo diede principio e ultimò , coadiuvato da quella industre popolazione , il magnifico Santuario di S.Giovanni Battista . Contribuì pure negli ultimi anni di vita l’ottimo priore Francesio all’innalzamento del fabbricato , ivi fatto per servire di ricovero ai forestieri , e di cella agli accorrenti per i santi esercizi. E’ sepolto nella Chiesa Parrocchiale di Campiglia Cervo
A ricordo della ricostruzione e della sopraelevazione
della Chiesa-Santuario (terminate nel 1747) si collocò
sull'arco della volta, all'inizio del Presbiterio, la seguente
iscrizione attestante che i lavori per l'edificazione di questa
sacra Casa, dedicata al santo Battista, furono resi possibili con il
contributo di tutti, poveri e ricchi, essendo Priore (e
Vicario Foraneo a Campiglia Cervo) , nonchè Rettore del
Santuario (dal 5 aprile 1734 al 23 marzo 1768)
il Molto Reverendo Don Francesco Francesio (nativo
di San Germano Vercellese, deceduto all'età di 64 anni e sepolto nella
Chiesa Parrocchiale di Campiglia Cervo) :
HANC SACRAM ÆDEM DIVO JOHANNI BAPTISTÆ PAVPERES & DIVITES P[RIOR]E & RECTORE A.R.D. F[RANCISC]O FRANCESIO ÆDIFICARVNT ( A.R.D. = A dmodum R everendus D ominus, ossia Molto Reverendo Signore)
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L' insediamento di Don Francesco Francesio nella Parrocchia di Campiglia Cervo
"Testimoniali di missione in possesso" della Parrocchia di Campiglia Cervo a favore di don Francesco Germano Francesio di San Germano Vercellese.
Campiglia Cervo Data cronica 1735 Aprile 05
Il nuovo parroco, nominato per "collatione et provissione" per lettere del cardinale frate Carlo Vincenzo Ferrero, vescovo di Vercelli, del 19 marzo 1735 (dopo la morte di don Giuseppe Antonio Gaya che aveva reso vacante la parrocchia), si presentava a Campiglia Cervo di fronte al curato di Andorno Cacciorna, don Germano Galliari, e del vicario generale della Diocesi di Vercelli, can. Carlo Francesco Cantono, nonché alla presenza del priore don Carlo Amedeo Gibellino e don Giacomo Bertolazzo, entrambi di San Germano Vercellese. L'atto di immissione in possesso è rogato dal notaio Francesco Bernardo Francesio di San Germano Vercellese (Vercelli)