GIUSEPPE BOSSOLA

(1829 - 1916)  

MUSICISTA - IMPRENDITORE

 

Giuseppe Bossola (San Germano Vercellese, 18 ottobre 1829 – Gubbio, 2 luglio 1916) è stato un musicista e imprenditore italiano.  ( Wikipedia )

A 12 anni entrò nel Collegio Chiantri del Seminario arcivescovile di Vercelli dove imparò a suonare, poi terminò gli studi come organista al Conservatorio di Milano, nel 1856 si stabilì a Genova dove aprì un negozio di pianoforti in Salita Santa Caterina, poi grazie alla famiglia Spinola trasformò le vecchie scuderie dell'adiacente Palazzo Doria-Spinola in sala da concerti, inaugurata nel 1869 con il nome di Sala Sivori in onore del grande violinista genovese Ernesto Camillo Sivori dove nel 1896 vennero proiettati per la prima volta in Italia le pellicole dei fratelli Lumière e tuttora è il cinema più antico d'Italia.

Per 24 anni fu anche organista della Chiesa di Sant'Ambrogio a Voltri dove aveva l'obbligo di scrivere la cantoria; grazie ai soldi guadagnati dal commercio di pianoforte acquistò il castello dell'XI secolo di Torre Calzolari vicino Gubbio (PG) dove si ritirò in tarda età e dove vi morì a 87 anni, alla sua morte il castello passò al cavalier Luigi Agostinelli di Sigillo.

Giuseppe Bossola e Giuseppe Verdi

A Villa Sauli ricevette fra gli altri Serafino Amedeo De Ferrari, l’autore dell’opera Pipelè, lo scultore G. B. Cevasco, il musicista Leonardo Monleone, lo scrittore Daniele Morchio, nonché Giuseppe Bossola, commerciante di pianoforti e anche direttore d’orchestra al Carlo Felice. Nella stessa villa andarono a far le prove i cantanti che interpretarono per la prima volta l’Aida in Italia, a Milano. Si può ancora ricordare che Bossola nel 1869 apre la Sala Sivori e ne fa un salotto per l’élite genovese; inoltre fa riparare senza volere compensi due pianoforti di Verdi, di marca Erard, quello che teneva a Genova e quello che teneva a Sant’Agata..

Nel 1889 le autorità ed il popolo di Genova volevano costituire un comitato per festeggiare il giubileo artistico di Verdi, dato che la sua prima opera, l’Oberto conte di San Bonifacio, come già ricordato, era stata rappresentata nel 1839. Il maggior animatore della proposta era il già ricordato Giuseppe Bossola. Verdi, quando venne a saperlo bocciò decisamente l’idea e il De Amicis, che aveva aderito al progetto, dovette faticare parecchio per convincere le autorità a rinunciare ad esso.

Il negozio di pianoforti a Genova

Pubblicità della sua attività commerciale