Il Porto di San Germano

Derivante da un vecchio progetto del 1911 e poi abbandonato , nel 1964 durante il periodo di maggior sviluppo economico , viene ripreso in via progettuale il progetto dell'Idrovia Torino - Novara - Ticino di cui riportiamo un estratto della Giunta della Regione Piemonte sul dibattito della proposta di Legge del 1967 ;

"Rimando, per economia di tempo, chi della Giunta avverte la lacuna del Piano anche su questo punto, allo studio pubblicato nel 1967, con il titolo suggestivo: "Le vie d'acqua oggi, fantasia o realtà? ". Lo scritto esamina con buon approfondimento, sotto diversi aspetti, presupposti e possibilità di soluzioni idroviarie in Piemonte, e ciò attraverso ad un'inchiesta presso studiosi ed Enti che promuovono in Italia la navigazione interna: una specie, diremmo oggi, di consultazione diretta di specifiche competenze. Si risponde, in quello studio, all'interrogativo di base, se le idrovie sono uno strumento di traffico ancor oggi valido, e possibile realizzabile, in una visione unitaria della rete idroviaria padana per quanto attiene ai progetti della Torino-Novara-Ticino, 93 chilometri, della Novara-Acqui Terme, 98 chilometri, progetti già portati all'esame del Magistrato del Po, con una previsione di spesa rispettivamente di 61 e di 91 miliardi del tempo. Sono previsti per la prima idrovia porti commerciali a Settimo Verolengo, S.Germano Vercellese e Novara, e scali a Formigliana, Saluggia e Biandrate; e per la seconda idrovia, porti a Vercelli, Casale, Alessandria Acqui Terme, e scali a Orfengo e Palestro. E' evidente che la soluzione positiva è collegata all'esistenza di una rete idroviaria di adduzione al mare Adriatico e al lago Maggiore; è collegata cioè agli obiettivi della programmazione economica nazionale che si compie armonizzandosi con i Piani regionali di sviluppo. In concreto, nel sistema della rete idroviaria padana, si intende realizzare da un lato il collegamento di Torino con l'Adriatico e dall'altro lato, attraverso l'asta lago Maggiore-Milano, il collegamento di Genova e Savona con la Svizzera."

Nel 1969 viene definito con più precisione : sia il livello di spesa , che i porti intermedi della nuova idrovia :

"la cosiddetta dorsale padana fino al capolinea occidentale di Torino, presenta un significato del tutto particolare, come è stato giustamente posto in risalto dalla stampa e dalle Amministrazioni interessate. L'idrovia si snoderà su un percorso di 93 Km ed avrà un costo complessivo di circa 70 miliardi. Lo scalo terminale, a carattere commerciale, è previsto a Settimo, mentre il porto industriale sorgerà a Verolengo e una serie di scali intermedi: a S. Germano Vercellese, a Formigliana "........ " Il nuovo canale viaggerà parallelo al Canale Cavour ad una distanza di 3 km circa , sino a San Germano Vercellese . Tra i sottopassi  alla SS 143 e alla ferrovia Torino-Milano trova sede il Porta di San Germano , un chilometro a nord dello stesso comune , con ponte canale vengono attraversati successivamente il Torrente Elvo ......".

Negli anni 70 con il sopraggiungere della crisi economica , e l'incremento della rete autostradale e con preferenza del trasporto merci su mezzi gommati . Hanno definitivamente portato all'abbandono del progetto dell'idrovia , e privato il nostro borgo di un Porto.