L'Organo Serassi    

 

L'Organo Serassi (1775)

"..Sono trascorsi molti anni dal giorno in cui L'antenato Giuseppe il Vecchio (intorno al 1730) attrezzo un'officina per costruire organi dando I'avvio inconsciamente al divenire di un'arte organaria fra le piu prestigiose del sette/ottocento italiano .  ...Nella zona  i Serassi avevano posato organi sin dall'ultimo settecento (Crescentino 1786.Livomo 1791.Trino 1793,S.Germano 1795,Asigliano 1797 ) e nel primo ottocento intensificarono la peneuazione sia intervenendo con modifiche ad organi costruiti in precedenza, sia costruendone di nuovi (CavagliA 1820,Cigliano 1832,Vercelli Cattedrale 1848.Tricerro 1862 ) .... "

Nel catalogo stilato da Giovanni Battista Castelli "Catalogo degli Organi fabricati da Serassi di Bergamo" segretario e factotum dei Serassi nel 1816 , l'organo reca la data di costruzione  1795 sotto il numero do opus 255 e ne viene indicata la collocazione nella Chiesa Parrocchiale di San Germano nello Stato Sardo , mentre una targa apposta dagli stessi Serassi sull'organo riporta i seguenti dati ;

C PI. e p o - S. Germano - And.a e Gius.e Serassi di Bergamo - 1775

L'Organo Serassi ,costruito nel 1775 da Serassi Andrea Luigi (1725-1799) e dal figlio Serassi Giuseppe (1750-1817) è il più antico e integro organo costruito dai Serassi nella zona Piemontese . L'organo racchiuso in una grande e magnifica cassa è collocato sul palco esistente sopra l'ingresso principale della Chiesa , la squisita fattura della cassa e del palco si fondono in  completa armonia con l'architettura barocca della Chiesa .

Lo strumente è situato sulla cantoria racchiuso in una cassa a pianta rettangolare decorata da fregi a bassorilievo . La facciata si presenta suddivisa in tre sezioni, in cui trovano spazio le canne disposte a cuspide : esse hanno le bocche allineate a presentano tutte il taglio di Principale. La tastiera (estensione di 54 tasti ,ambito Dol‑Fay ) ~ collocata a finestra sotto la campata centrale. La pedaliera consta di 16 pedali (Dol‑Mib2 con ripetizione dal Dot ). I comandi di registrazione sono situati alla destra della finestra. Essi sono distribuiti su due colonne costituiti da manette rettilinee ad incastro laterale ( spostamento da destra a sinistra ). Le registrazioni , secondo la successione delle manette , si presentano in questo modo colonna esterna ( Grand'Organo,bassi,registri di ripieno Colonna interna (Grand'Organo.bassi,registri.

L'organo nel corso degli anni , fu restaurato diverse volte : il primo intervento , voluto dal vicario Simone Banfo  ,avvenne nel 1839 per opera di Giovan Battista di Romentino , nel 1895 intervenne Enrico Lazzaro , nel 1900 avvenne un altro restaura da parte di Emiliano Zanino ; questi ultimi due interventi furono promossi dal teologo Carlo Maria Nay . Nel 1938 vi fù quello eseguito dai fratelli Cregli di Novara voluto dal vicario Don Lorenzo Giovannina , valente musicista ed autore del notissimo "Cantuarium". L'ultimo restauro fù promosso dal vicario Don Ernesto Bordone nel 1983 e fatto da Italo Marzi coadiuvato dal figlio Stefano , e riportò l'organo a quegli ideali espressi nel 1775 dai Serassi.

Nel corso degli anni, diversi famosi organisti hanno tenuto i loro concerti , scandendo  i momenti religiosi più solenni della comunità Sangermanese . 

 

1 Principale Bassi 8'
2 Principale Soprani 8'
3 Princ.II Bassi
4 Princ.II Soprani
5 Ottava 4'
6 Duodecima
7 Quintadecima
8 Decimanona
9 Vigesimaseconda
10 Vigesimasesta
11 Vigesimanona
12 Due di Ripieno
13 Due di Ripieno
14 Cornetto 1
15 Cometto II
16 Fagotto Bassi
17 Tromba Soprani
18 Flutta Soprani
19 Flauto in Ottava
20 Flauto in XII
21 Voce Umana
22 Sesquialtera
23 Terza Mano
24 Contrabassi
Tiratutti ( Titaripieno)
Combinazione libera alla Lombarda
 

LA FAMIGLIA SERASSI

La famiglia Serassi è originaria di Cardano nella Pieve di Grandola in Valmenaggio (Como), dove nacque Giuseppe I (1693-1760). Nel 1720 questi risulta attivo a Bergamo operando in diverse località come manutentore e dove nel 1723 colloca un organo, il primo noto, nella chiesa della Madonna del Castello di Ambivere (BG).

Dei sei figli di Giuseppe, tre femmine e tre maschi, sarà soprattutto Andrea Luigi (1725-1799) a curare la fabbricazione d’organi – gli altri due fratelli intraprenderanno la carriera ecclesiastica –, contribuendo ad elaborare nuovi disposivi tecnici e migliorando la composizione fonica degli strumenti, mentre un particolare rilievo sul piano intellettuale lo avrà l’abate Pier Antonio (1721-1791) che, dotato di grande erudizione verrà ricordato per i suoi studi sulla vita e l’opera di Torquato Tasso. Alla definitiva affermazione della casa bergamasca contribuirà senza dubbio la figura e l’opera di Giuseppe II (1750-1817).

Artefice di grande genio, Giuseppe II contribuisce all’arte organaria con invenzioni originali (fra cui una trasmissione meccanica sotterranea che unisce gli organi collocati in due cantorie contrapposte, che realizzò a Bergamo in S.Alessandro nel 1781), e numerosi perfezionamenti alla meccanica e al sistema trasmissivo. Altra sua notevole opera è il grande organo della Cappella Ducale di San Liborio a Colorno (Parma), dotato di ben 2.898 canne. Le idee di Giuseppe Serassi sulla fabbricazione degli organi e le sue considerazioni storico-erudite intorno ai fabbricanti del passato, sono oggetto di una raccolta epistolare pubblicata a Bergamo nel 1816.

Alla morte di Giuseppe i suoi figli Andrea (1776-1843), Carlo (1777-1849), Alessandro (1781-1870), Giuseppe III (1784-1849), Giacomo (1790-1877), Ferdinando (1792-1832), portano il prestigioso marchio al suo apogeo; ma è soprattutto Carlo Serassi a conquistare una meritata fama come costruttore, attestata dai numerosi riconoscimenti che gli vengono assegnati da Istituzioni ed Accademie (Bologna, Firenze, Bergamo). Gli strumenti prodotti dalla Imperial Regia Fabbrica di Bergamo diventano presto uno status symbol tanto per le chiese di centri importanti quanto per sedi periferiche. Dal Piemonte - dove operano soprattutto nel Canavese - alla Corsica, dalla Toscana alla Sicilia, il nome Serassi è sinonimo di prestigio e qualità.