LA MANCATA FRAZIONE DI CASSINE STRA'

 

Nel 1814 con la costituzione dei Mandamenti nello Stato di Sardegna , Il comune di Cassine Strà , in seguito ad una sua istanza  per esser compreso nel mandamento di S. Germano anziché in quello di Santhià , entrava a far parte del Mandamento di San Germano Vercellese. Tale situazione rimane praticamente invariata per il mezzo secolo successivo . Nel 1864 in seguito al riordino amministrativo dei mandamenti della provincia di Novara , si pone la questione della soppressione del Comune di Cascine Stra' e il suo  accorpamento come frazione alla città di Vercelli o al borgo di San Germano Vercellese. 

Data la contrarietà degli abitanti di Cassine Strà ad unirsi al Comune di San Germano Vercellese , essi avevano subito iniziato le pratiche con la domanda per l'aggregazione alla città di Vercelli , e resesi conto che si faceva sempre più concreta l'ipotesi di essere aggregati a San Germano , presentarono una ragionata istanza al Municipio di Vercelli , nella quale si espose che l'abitato di Cassine Strà è di un chilometro più vicino a Vercelli che a San Germano. Tale istanza viene accolta in data 9 aprile 1864 dal Consiglio comunale di Vercelli , in data 6 settembre 1864 , dal Consiglio provinciale di Novara , e ratificate in data 14 Settembre 1864 dal Consiglio Comunale  di Cassine Strà .

In data 29-11-1865 con Regio Decreto 2648 il Comune di Cassine Strà viene definitivamente soppresso e unito a quello di Vercelli

Descrizione del Comune di Cassine Strà a meta dell'800

Topografia di Cassine Strà a meta dell'800

CASSINE Dl STRA‘.

Comune in Piemonte, prov. di Novara, circond. di Vercelli, mand. di S. Germano Vercellese. Consta di Cassine, centro comunale, e di alcune case sparse., su una superficie di 380 ettari. La sua popolazione nel 1858 era di 188 abitanti (104 maschi e 84 femmine). Secondo l’ultimo censimento (1862) contava abitanti 181 (maschi 103 e femmine 78), e quindi 47. 63 per chilom. quadr. La sua guardia nazionale consta di 10 militi attivi e 5 di riserva: totale 15 militi. La mobilizzabile è di un milite. Gli elettori politici sono inscritti nelle liste elettorali del collegio di Santhià; nel 1863 erano 3. L’ufficio postale è a S. Germano Vercellese.Pel dazio consumo è comune di quinta classe..Il suo territorio è in gran parte ricoperto da boscaglie, da cui traesi gran quantità di legname da fuoco e da costruzione. ll capoluogo è un villaggio che giace sulla via che da Torino conduce a Vercelli, dalla quale ultima città dista 7 chilometri. Il nome Strà, abbreviato di Strato, gli derivo per essere costruito presso ad una vetusta strada conducente da Milano per Val d’ Aosta nelle Gallie e nell‘ Elvezia. Questa terra segni per molto tempo le vicende della vicina Vercelli. Carlo Emanuele l 1o infeudò alla famiglia dalle Lance, da cui passò nei De Bologna Capizucchi di Cuneo.

 

 
ATTI  E  DIBATTITO

Novara. Atti Consiglio Provinciale - 1865

.........sul parere emesso al Consiglio in ordine sulla questione se il Comune di Cascine Strà , ove avvenga la sua soppressione , debba essere aggregato alla citta di Vercelli od al Comune di S. Germano presenta la seguente relazione : Signori, Nella tornata delli 5 settembre dello scorso anno voi esprimeste l'avviso che utile sia sopprimere il il Comune di Cascie Strà , e vi riservaste di deliberare in ordine alla sua aggregazione ad altro dé suoi vicini , quando i Comuni interessati avessero date in proposito le proprie deliberazioni. Codeste deliberazioni vennero prese dal Consiglio di Cascine di Stra nell'adunanza delli 14 novembre 1864 . Dal Consiglio di S. Germano il 19 febbraio 1865 , e da quello di Vercelli il 9 aprile 1865. Per parte del primo , si considerò che pure contestando la convenienza della propria soppressione , l'aggregazione a Vercelli sia conforme al voto dei proprietarii del territorio , e come la propria popolazione abbia più dirette relazioni col Capoluogo del Circondario che non col Comune di S. Germano . Ma per altra parte il Comune di Cascine di Strà , essendo aggregato al Mandamento di S. Germano nel giudiziario e nel Consorzio della ricchezza mobile l'incondizionato suo assorbimento in Vercelli non sarebbe scevro di inconvenienti; simile assorbimento toglierebbe alresì ogni probabilità di rappresentanza all'elemento locale , mentre l'unione a S. Germano lascierebbe ai proprii abitanti la speranza di partecipare all'amministrazione della cosa pubblica . Procedutosi alla votazione degli otto consiglieri presenti , quattro si pronunciarono in favore di Vercelli e quattro per S. Germano.

Intanto i proprietari del Comune di Cascine di Strà, che avevano iniziate queste pratiche colla loro prima dimanda di aggregazione alla Città di Vercelli, resi conscii della possibilità che l'annessione si effettuasse col vicino Comune di S.Germano presentarono una ragionata istanza al Municipio di Vercelli, nella quale si espone che l'abitato di Cascine Stra è di un chilometro almeno più vicino a Vercelli che non a S. Germano come si può accertare dalla numerazione delle pietre miliari ; anche inesatto che gli interessi di Cascine Strà possano più direttamente venire rappresentati a S. Germano che a Vercelli , mentre i proprietari del piccolo Comune e gli amministratori dell'Ospedale di Vercelli , che possiede otto delle nove parti del territorio , sono già quasi tutti membri del Municipio Vercellese ; il sottrarre il territorio de Cascine Strà dal Mandamento di S. Germano , anzichè generare alcun inconveniente , farebbe anzi cessare l'inconveniente ora lamentato di dover ricorrere a S. Germano per i provvedimenti giudiziari d' urgenza che più agevolmente si potrebbero conseguire in Vercelli ; i danni derivabili dall'annessione comunale con San Germano essere così rilevanti , che si preferirebbe dai proprietari di Cascine di Strà di permanere nella lamentata presente condizione. Il Municipio di Vercelli , adottando i motivi di tale ricorso firmato dalla totalità dè proprietari del territorio di Cascine di Strà , e nell'interesse della tutela del patrimonio dell' Ospedale Maggiore, ha deliberato di acconsentire all' aggregazione del del Comune di Cascine di Strà , con che le rispettive entrate e le spese, non che i registri catastrali siano tenuti in modo affatto distinto e separato. In modo che non venisse alterata la circoscrizione mandamentale consorziale per l'imposta della ricchezza mobile ; accettare perciò volentieri l'annessione del vicino Comune , qualora venisse deliberata in tal senso. Per queste ragioni propone che il Consiglio deliberi favorevolmente alla aggregazione del Comune di Cascine di Strà alla Città di Vercelli , aggregazione instata da principali possidenti in quel territorio. non rende nemmeno necessario l'immediato suo stralcio dal Mandamento e dal Consorzio di S. Germano, e toglie persino il pretesto di opporsi alla giusta istanza della benemerita Amministrazione dell'Ospedale Maggiore di Vercelli e degli altri proprietari cointeressati. Conchiude pertanto la Commissione che piaccia al Consiglio provinciale di compiere la deliberazione rimasta sospesa nell'adunanza del 5 settembre 1864 , coll'esprimere il proprio avviso in favore dell'aggregazione del Comune di Cascine di Strà alla Città di Vercelli.

Il Consigliere Provinciale Ferrerò assentendo in massima alla soppressione dei Comunelli, vi si oppone nel caso attuale, 1° perchè ove si effettuasse l'accennata aggregazione temerebbe ridondarne danno agli altri Comuni limitrofi, i quali soli sarebbero obbligati al trasporto degli infermi all'ospedale di Vercelli ordinati per distanza crescente, calcolata in linea d'aria dal centro urbano. 2° Perchè questa variazione influendo sulla formazione dei Consorzi i relativi alla legge sulla ricchezza mobile. altri incovenienti sarebbero problematici nell'applicazione di questa stessa legge. Infine voleva dimostrare non essere conveniente la instata aggregazione per la ragione che i Comunelli esterni uniti a Città sono abbandonati e i loro interessi malamente rappresentati. A fronte anche della opposizione del Consiglio Comunale di Cascine di Strà chiedeva il Consigliere Ferrerò si sospendesse di provvedere a tale riguardo sino alla nuova circoscrizione generale dei Comuni , giacchè allora soltanto si potesse vedere se a San Germano o ad altro Comune convenisse aggregare quello di Cascine di Strà. Replica il consigliere Provinciale Giovanola che non per legge ma per consuetudine volontariamente osservata si trasportano gli infermi a spese dei Comuni ; che nuovi provvedimenti, ove fosse necessario escluderebbero qualsiasi danno potesse derivarne dal fatto dell'aggregazione cennata nella esecuzione della legge sulla ricchezza mobile , e così eliminate le obbiezioni del preopinante crede di insistere nella manifestata opinione. Si discute quindi sulla convenienza di sentire precedentemente sia il Comune Cascine di Strà, a quale cioè dei Comuni vicini intenda unirsi, sia quello di S. Germano e di Vercelli intorno alla aggregazione istessa.

Le motivazioni addotte dai Comuni ; di Cascine di Strà e di Vercelli ebbero il soppravvento sulla decisione del Consiglio Provinciale e in data 29-11-1865 con Regio Decreto 2648 il Comune di Cassine Strà viene definitivamente soppresso e unito a quello di Vercelli