Giugno 2014 - 620° Anniversario della nascita

e 250° Anniversario della costruzione della Chiesa Parrocchiale

Domenica 15 giugno si sono concluse, nelle chiesa parrocchiale di San Germano, le celebrazioni sia del decennale per i festeggiamenti del Beato Antonio Della Chiesa (nato a San Germano nel 1394  e morto a Como nel 1439) sia del 250° anniversario di consacrazione della parrocchiale stessa, iniziate in settimana, che hanno visto il coinvolgimento di gran parte della popolazione sangermanese.

Il momento più importante è stato celebrato proprio domenica pomeriggio, in una chiesa gremita, in presenza dell’arcivescovo Marco Arnolfo, che ha presieduto prima i vespri e successivamente ha partecipato alla lunga processione dell’urna, contenente le spoglie del beato, per le vie del paese. Inizialmente, tale avvenimento, ricorreva addirittura ogni 50 anni, diminuiti poi a 25 e infine, per volere di monsignore  Ernesto Bordone a 10 anni. Proprio quest’ anno  cade anche  il 250° anniversario della chiesa parrocchiale, terminata nel 1750 ad opera di Bernardo Vittone, ma consacrata definitivamente 24 anni dopo. Alla cerimonia di domenica erano presenti, oltre al sindaco Michela Rosetta e la sua giunta, anche altri sindaci di paesi limitrofi, tra cui Crova, Salasco e Olcenengo. I vespri e l’intera funzione sono stati accompagnati in Chiesa dall’intervento della cantoria “Don Lorenzo Giovannina” diretta da Fabrizio Bragante, mentre, durante la processione, si è unita anche la Banda Musicale di Santhià; l’urna è stata portata dal gruppo degli Alpini e numerose persone si sono alternate nel portare fiocchi e candele lungo il tragitto. Al rientro in chiesa, per la conclusione della cerimonia, ha preso la parola l’arcivescovo Arnolfo, il quale si è rivelato un ottimo comunicatore, rivolgendosi direttamente ai numerosi bambini presenti in veste di chierichetti. “Il vostro Beato Antonio vi invita alla sua scuola, e a voi piace andare a scuola? Vi piacerebbe di più se ci fosse un maestro di gioia? Il beato Antonio ci invita alla sua scuola perché ha come maestro Gesù, fonte di gioia, il migliore dei maestri.”

Ha ricordato inoltre la sua vocazione, avvenuta proprio in una Chiesa anch’essa opera del Vittone, in provincia di Torino, quindi si è detto molto lieto di essere nella chiesa di San Germano che così tanto gli ricordava la Chiesa in cui   ha avuto la sua vocazione. Infine ha preso la parola il parroco Don Pier Carlo Galeazzo, il quale ha ringraziato tutti coloro che avevano partecipato, anche i concelebranti, tra cui Don Gianfranco Brusa e Don Galeazzo (nipote) e il prete missionario che ha vissuto nella comunità sangermanese per tutta la settimana, portando la sua parola, il suo conforto e il suo entusiasmo (l’arcivescovo l’ha proprio definito “un’entusiasta di Gesù”), e, in un tono molto commosso, si è detto dispiaciuto di non riuscire a portare tutte le domeniche la stessa quantità di persone che erano lì riunite in quel giorno, facendo quasi un “mea culpa”; l’arcivescovo è ancora intervenuto ricordando infine che proprio quest’anno vi era anche un’altra ricorrenza, e cioè proprio il ventennale di Don Carlo presso la parrocchia di San Germano e che altre persone erano state ispirate dalla sua figura per intraprendere la strada sacerdotale (il nipote e Don Brusa che è originario del paese) e ha invitato la comunità a fare un bell’applauso per ringraziare del suo operato. Infine l’Arcivescovo ha benedetto l’urna del Beato e ha impartito la benedizione a tutti i partecipanti alla funzione.

C. Battezzato - http://www.infovercelli24.it/2014/06/17/san-germano-celebrato-il-250-anniversario-della-consacrazione-della-parrocchiale/